PRISTINA (KOSOVO) – “Mi trovo perfettamente integrata con i colleghi maschi, bisognerebbe fare la domanda a loro: se si siano integrati con noi”. Piglio sicuro e profondamente legata alla sua professione il maresciallo Valentina Ostuni rispondendo a come si senta in un mondo professionale quasi tutto maschile, ha raccontato all’agenzia Dire la passione che la lega al suo lavoro.
LEGGI ANCHE
VIDEO | La comandante Emanuela: “Amore per la patria come un ‘colpo di fulmine’
VIDEO | Kosovo, la radiologa dell’esercito: “Appassiona il contatto con i pazienti”
VIDEO | Kosovo, le professoresse del liceo di Istok: “Per i giovani qui la scuola è importante”
Paracadutista dell’Esercito italiano, a Camp Film City, in Kosovo, si occupa delle “comunicazioni e gestione della parte classificata”, dopo aver maturato competenze informatiche proprio grazie alla Forza Armata. “Mi sono arruolata nel 2007, ho 31 anni” e a proposito dell’addestramento per diventare paracadutista, ha spiegato: “Ci sono voluti anni, ma ci sono riuscita. Oltre che un percorso fisico abbastanza impegnativo, e’ un discorso mentale e ci vuole la testa, la testa fa tanto”. Romanticismo e passione quindi, ma duro addestramento e tanta costanza. Valentina è sposata con un militare ed è “serena” perché chi le è accanto la “comprende e la supporta”. Essere in un teatro operativo, lontani da casa, è difficile, ma del resto Valentina con sincerita’ ha ammesso: “Questo è quello che voglio” e non sarebbe “assolutamente disponibile a rinunciare a questa passione”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it