ROMA – È Benedetta Di Salve, Sottotenente di Vascello e medico di bordo, a spiegare alla Dire la missione operativa di nave Bergamini dove è imbarcata e che ora si trova nelle acque dell’Oceano indiano per l’“operazione europea Atalanta di contrasto gli atti di pirateria, che sono frequenti in queste zone. Operiamo per rendere i traffici mercantili sicuri e per dare supporto alla popolazione locale”, ha spiegato sottolineando che da quando quest’operazione è in piedi, in sinergia con le altre Marine militari, il numero di attacchi è infatti diminuito.
Benedetta Di Salve, dopo gli studi liceali alla scuola aeronautica Douhet, ha deciso di unire la passione per il mondo militare “che sentivo tagliato per me sin da piccola a 15 anni”, come ha raccontato, al sogno di essere medico. Ha frequentato l’Accademia Navale di Livorno per diventare un Ufficiale della Marina Militare e oggi esercita la professione a favore dell’equipaggio, che si compone di 161 membri, e dei natanti in zona che necessitano del loro aiuto.
“È la mia prima operazione come medico di bordo fuori dagli stretti del Mediterraneo”, ha detto e rispetto ai sacrifici che si affrontano lontani da casa con una professione così impegnativa ha ammesso: “Il lavoro è parte integrante della vita di ogni persona, ed è giusto che si seguano le proprie aspirazioni”. Pur con tutti gli strumenti e la telemedicina essere medico di bordo in mezzo al mare, “a volte in mezzo al nulla” come ha detto il Sottotenente di Vascello “fa crescere e mette ogni giorno alla prova. Ritengo il mio lavoro il più bello del mondo e ne sono fiera” ha concluso.
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