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Libano, caporale Biasotto: “Pattuglio Blue Line, la mia prima missione come casco blu Onu”

SPECIALE 'DONNE IN ARMI' | La scelta di arruolarsi Laura Biasiotto l'ha presa guardando in tv le immagini della seconda Guerra del Golfo

Pubblicato:08-03-2022 11:01
Ultimo aggiornamento:08-03-2022 13:56
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ROMA – Laura Biasiotto, caporale dell’Esercito e oggi addetta al pattugliamento della Blu Line in Libano per la missione Unifil, la scelta di arruolarsi l’ha presa guardando in tv le immagini della seconda Guerra del Golfo. “Avevo 6 anni- ha raccontato intervistata dall’agenzia Dire per lo speciale Donne in Armi – e ricordo le immagini dei telegiornali con i militari. Ho pensato che volevo anche io indossare l’uniforme. Mia madre, essendo io la più piccola di tre fratelli, era titubante, oggi è orgogliosa e fiera ed è la mia prima mia supporter”.

Del Reggimento Lagunari ‘Serenissima’ e oggi impegnata nella missione in Libano a guida Brigata di Cavalleria ‘Pozzuolo del Friuli’ il caporale Biasiotto svolge un ruolo operativo inquadrata in ‘Italbatt’, task force di manovra del Sector West di Unifil. “Pattuglio la zona sud del Libano, la Blu Line” ha spiegato, ed è una delle attività previste per “mantenere la pace tra Libano e Israele”.

È alla sua prima missione all’estero e ha ammesso di essere contenta di aver vissuto il primo teatro operativo “come casco blu dell’Onu”. Un’esperienza che arricchisce professionalmente e sul piano personale: “Sia per il contatto con la popolazione libanese- ha concluso il caporale- che per il confronto tra eserciti di diversi Paesi”.


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