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Decade l’ad di Consip: “Frasi sessiste alle dipendenti”

Bufera nata da una lettera di denuncia: “Le donne devono preparare il caffè“ e “decidono sulla base del ciclo mestruale”

Pubblicato:26-04-2024 20:47
Ultimo aggiornamento:27-04-2024 15:38

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ROMA – Bufera sulla Consip, la società che si occupa degli acquisti della PA. L’amministratore delegato Marco Mizzau è decaduto dalla carica per le dimissioni di due consigliere del cda: la presidente Barbara Luisi e Luisa D’Arcano. Il motivo? Le frasi sessiste che il 46enne avrebbe rivolto ad alcune dipendenti. Esternazioni come “le donne decidono in base al flusso del ciclo mestruale” o “prepara il caffè perché di competenza delle donne”. È partito tutto da una lettera-denuncia di una dipendente di Consip, pubblicata dal blog Sassate. A cui sono seguite testimonianze di chi aveva assistito ai comportamenti contestati e culminati nella decisione delle due consigliere che, di fatto, hanno messo fine al mandato di Mizzau. Le dipendenti di Consip esultano e proprio sulle pagine di Sassate esprimono gioia per aver messo fine “alla squallida vicenda dei comportamenti maleducati e sessisti del nostro AD Marco Mizzau, ora fortunatamente ex. Pesare il giusto e fare il bene si sono concretizzati in una azione esemplare: si sono dimesse presidente e consigliera, due donne che hanno scelto di decidere a vantaggio della giustizia, della verità. Loro che hanno conquistato non senza fatica un ruolo di rappresentanti delle istituzioni hanno agito con il senso più alto del dovere che la loro carica richiedeva”.

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