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Schlein: “Cdm a Cutro tardivo, abolire il decreto anti-Ong”. E sul Pd: “Prima l’identità, poi le alleanze”

La segretaria dem boccia l'iniziativa del Governo: "Decisione che arriva dopo un'assenza"

Pubblicato:08-03-2023 13:15
Ultimo aggiornamento:08-03-2023 16:00

elly_schlein
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ROMA – Quella di tenere un Consiglio dei ministri a Cutro, teatro della tragedia che ha visto sinora 72 cadaveri di migranti recuperati in mare è “una decisione tardiva che arriva dopo un’assenza“. Così Elly Schlein, segretaria Pd, su SkyTg24. “Vedremo nel merito le proposte che saranno avanzate dal Governo” in questo Cdm di domani nella cittadina calabrese teatro del naufragio di domenica 26 febbraio, dice la leader dem, ma “mi aspetto che in questo Cdm l’esecutivo non porti la riforma del reddito di cittadinanza che lo porta a 375 euro, in una provincia coi redditi piu bassi. Se quel Cdm vuole avere senso vogliano abolire immediatamente il decreto Ong che rende più difficili i soccorsi in mare”. E sul suo ideatore, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, Schlein aggiunge: “Ieri ho scoperto che ne auspicava la presenza in quel mare“.

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SCHLEIN: MELONI CHIEDA A RUTTE UNA ‘MARE NOSTRUM’ EUROPEA

“Anziché fare la guerra” alle Ong, sottolinea Schlein, “si decida di collaborare e chiedere al primo ministro dei Paesi Bassi, Mark Rutte (che oggi vedrà Meloni, ndr) una ‘Mare nostrum’ europea, è una battaglia che il Governo dovrebbe fare”. “È un mare europeo, servirebbe una missione europea di ricerca e soccorso in mare“, puntualizza la segretaria del Pd.


Schlein torna poi sulla frase pronunciata dopo la vittoria alle primarie del Pd, che ieri è stata citata dalla premier: “Il ‘non ci hanno visto arrivare’ lo intendiamo in modi diversi. Io dico: si fa una fatica maggiore a fare tutto, da donne”, precisa la leader dem.

SCHLEIN: DESTRA PARLA DI DENATALITÀ MA NON VEDE NESSO CON PRECARIETÀ

In occasione della Giornata internazionale della donna, Schlein dichiara: “La destra parla di denatalità ma non vede il nesso con la precarietà che impedisce di costruirsi un futuro dignitoso, soprattutto tra i giovani e soprattutto a sud”. Dunque, è la ricetta della segretaria del Pd, “cerchiamo di fissare un salario minimo sotto al quale non si possa chiamare lavoro“. Ancora, “investire nei nidi contrasta le diseguaglianze” e “se il lavoro di cura non pagato è soprattutto sulle spalle delle donne investire su questo libera il tempo e dà lavoro di qualità in quei servizi”. Su questo, promette Schlein, “stimoleremo e chiederemo al Governo di intervenire”.

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SCHLEIN: PRIMA IDENTITÀ PD, POI ALLEANZE

Nel confronto con l’esecutivo, “il nostro approccio è molto pragmatico, noi accanto a ogni critica feroce avremo sempre una proposta alternativa”, afferma la segretaria del Partito democratico. E rispetto alle alleanze possibili, ad esempio con il Terzo polo, “abbiamo appena fatto le primarie e vinto un congresso, la mia priorità è rilanciare l’azione politica del Pd perché il congresso serve a ritrovare un’identità chiara sui tre temi che abbiamo messo alla base della nostra proposta: il contrasto alle diseguaglianze, l’emergenza climatica e quindi come facciamo una vera conversione ecologica e la questione del contrasto alla precarietà, come rilanciare il lavoro di qualità un lavoro dignitoso”.

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“Su questi temi sarò assolutamente aperta al dialogo con tutte le forze alternative alle destre e pungoleremo in modo costruttivo la maggioranza di governo su questi temi”, assicura Schlein. E allora “le alleanze si costruiscono sulla concretezza di una visione che si può condividere, ma non e questa la nostra priorità perché avremo delle amministrative regionali, nei territori discuteremo su come fare le proposte migliori, ma la prossima sfida sono le elezioni europee (a maggio 2024, ndr)” e “intendiamo porre un serio problema a questa maggioranza”, conclude la segretaria del Pd.

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