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Sanremo 2023, gli Articolo 31 in gara con ‘Un bel viaggio’: il testo della canzone

Nella canzone parlano di cosa significhi diventare grandi, ma anche della loro lite e riappacificazione

Pubblicato:08-02-2023 12:34
Ultimo aggiornamento:08-02-2023 12:34

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ROMA – Gli Articolo 31 sono tra gli artisti in gara al 73esimo Festival di Sanremo, dove portano ‘Un bel viaggio‘, un brano in cui parlano di cosa significhi diventare grandi, ma anche della loro lite e riappacificazione. Un ritorno dal sapore Anni 90 molto atteso, insieme a quello di Paola e Chiara. Dopo una prima serata, record di ascolti, in cui si sono esibiti i favoriti Marco Mengoni e Ultimo, c’è grande attesa per l’esibizione di Giorgia, anche lei data tra i vincenti dai bookmaker. Così come per Madame, quest’ultima rimasta in gara nonostante le polemiche sorte per lo scandalo vaccini. Nella seconda serata si esibiranno anche i Modà e Levante, che nei loro brani affrontano, in maniera differente, il tema della depressione, mentre ad infiammare il dibattito politico c’ha già pensato Rosa Chemical, attaccato da Fratelli d’Italia a causa del suo brano che inneggia all’amore libero. I giochi però sono tutt’altro che fatti e a sfidarsi non saranno solo gli artisti sul palco dell’Ariston ma anche i telespettatori, attraverso il Fantasanremo, gioco virtuale che ha spopolato nella scorsa edizione e che sta registrando numeri da record anche per Sanremo 2023.

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SANREMO 2023, IL TESTO DELLA CANZONE ‘UN BEL VIAGGIO’ DEGLI ARTICOLO 31

Com’eravamo belli
In queste vecchie foto,
Due martelli
Anche se non battevamo chiodo.
Io e te scappati da un quartiere velenoso,
A differenza loro abbiamo trasformato
L’eternit in oro.
Là, dove scegli o lavori per due spicci
O spacci pezzi,
Per noi era una miniera di diamanti grezzi.
Vestiti larghi, amici stretti,
Avevamo la visione anche senza farci i funghetti.
La fantasia viaggiava,
Celebrità da strada,
Ma ai nostri non bastava,
Come la busta paga,
Non volevamo una storia italiana,
Con la prima che ci sta
Che metti incinta
E ci metti su casa.
Non volevamo crescere,
Ma è successo tutto a un tratto
E fai tutte le cose che
Giuravi non avresti fatto.
Anche morire giovani non puoi più perché
Adesso c’hai la family e dipende da te.
Non volevamo crescere,
Che ansia e stress,
Però è un bel viaggio.
Poi ce l’abbiamo fatta,
All’inizio era una pacchia,
Come Frank Sinatra con la Mafia.
Ma poi diventa un lavoro e il lavoro diventa ansia,
Tipo che ti senti solo a mandare avanti la baracca,
Poi darsi il cinque,
Ma senza guardarsi in faccia,
Solo perché squadra che vince non si cambia,
Ma se sei in gabbia prima o poi scoppi di rabbia come un bimbo che si porta la palla,
Vaffanculo basta.
Così che dopo abbiamo scritto il manuale su come trasformare un socio in un rivale.
Su come misurare vita e successo,
Che se a me va male
Godo perché a te va peggio.
Non volevamo crescere,
Ma è successo tutto a un tratto
E fai tutte le cose che
Giuravi non avresti fatto.
Anche morire giovani non puoi più perché
Adesso c’hai la family e dipende da te.
Non volevamo crescere,
Che ansia e stress,
Però è un bel viaggio.
Che viaggio…
E poi
Ci siamo odiati davvero,
Lei t’ha lasciato e ridevo,
Tua mamma è volata in cielo
E al funerale non c’ero.
Un uomo è come il vino
Il tempo lo impreziosisce,
Invece quello cattivo
Invecchiando si inacidisce.
Quindi che l’orgoglio si fotta,
Siamo stati due coglioni infatti funzioniamo in coppia.
Nella vita gli amici li scegli,
Noi siamo quelli
Che si vogliono bene anche quando si fanno la guerra,
Come i fratelli.
Non volevamo crescere,
Ma è successo tutto a un tratto
E fai tutte le cose che
Giuravi non avresti fatto.
Anche morire giovani non puoi più perché
Adesso c’hai la family e dipende da te.
Non volevamo crescere,
Che ansia e stress,
Però è un bel viaggio…

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