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La figlia di Little Tony: “Gino Paoli ha offeso i miei genitori a Sanremo, valuto la querela”

Cristiana Ciacci contro il cantautore genovese per l'aneddoto sull'interprete di 'Cuore matto': "Ha dato del cornuto a lui e della poco di buono a mia madre e non si è nemmeno scusato"

Pubblicato:18-02-2023 15:58
Ultimo aggiornamento:18-02-2023 16:50
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ROMA – Dopo l’indagine per danneggiamento nei confronti di Blanco e l’esposto per atti osceni contro Fedez e Rosa Chemical, il Festival di Sanremo potrebbe avere un nuovo strascico giudiziario. Stavolta il protagonista della vicenda è Gino Paoli, che con le sue dichiarazioni su Little Tony nel corso della sua ospitata nella serata finale della kermesse ha sollevato un polverone. E fatto arrabbiare molto la famiglia dell’interprete di ‘Cuore matto’.

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COSA HA DETTO GINO PAOLI A SANREMO SU LITTLE TONY

Il cantautore genovese, 88 anni, sul palco dell’Ariston aveva raccontato un aneddoto: “Little Tony era venuto a fare il Cantagiro, poi è tornato a casa e la moglie, cioè la donna che aveva, aveva fatto tutti gli amici, a casa di Tony. E lui era venuto a Viareggio, dove io cantavo, per chiedermi: ‘Come si fa quando una donna ti tradisce?’. Perché io avevo scritto il brano ‘Anche se’ e lui mi diceva: ‘Se hai scritto quelle parole, devi sapere come si fa quando una donna ti fa fesso'”. Le parole di Paoli erano state accolte con molto imbarazzo da Amadeus e Gianni Morandi, e quest’ultimo aveva provato a frenare l’autore di ‘Sapore di sale’ e ‘Il cielo in una stanza’: “Gino, non si possono dire queste cose”.


LA RABBIA DELLA FIGLIA DI LITTLE TONY

Gino Paoli ha dato del cornuto a mio padre e della poco di buono a mia madre, due persone morte che non possono replicare in alcun modo”, ha detto la figlia di Little Tony Cristiana Ciacci intervistata da Fanpage. “L’anno a cui fa riferimento Paoli è il 1964, i miei stavano già insieme anche se non erano sposati (il matrimonio fu celebrato nel 1972, ndr). Da parte sua è arrivata un’offesa bruttissima, fuori luogo, fuori contesto, inopportuna, indelicata e anche ignorante, perché offende la memoria dei miei genitori morti”, prosegue l’unica figlia di Little Tony e Giuliana Brugnoli.

Chiedo scuse pubbliche, perché pubblica è stata l’offesa – continua Cristiana Ciacci a Fanpage – anche se so che non arriveranno mai, né pubbliche né private. Mio zio (il bassista Alberto Ciacci, ndr) piange da una settimana. Pure stamattina continuava a piangere per questa cosa, ci è rimasto malissimo anche lui, così come i fan che amano papà da 70 anni. Si sono sentiti offesi tutti. Gino Paoli è comunque un grande artista, non me lo spiego, non comprendo“.

“MIO PADRE E GINO PAOLI NON ERANO AMICI”

Entrando nel merito dell’aneddoto raccontato da Paoli, la figlia di Little Tony aggiunge: “Sono scettica riguardo alla veridicità dell’evento. Poi, che nei 12 anni in cui i miei genitori sono stati insieme, si possano essere traditi a vicenda è probabile, ma non nel modo in cui lo ha detto lui. Comunque anche se fosse, non spettava a Gino Paoli dirlo, dopo la morte di mio padre e sul palco dell’Ariston. Mio padre non aveva bisogno di consigli sulle questioni amorose, se l’è sempre cavata egregiamente da solo – continua la figlia di Little Tony -. Ma se avesse avuto bisogno di confidarsi, non lo avrebbe di certo fatto con Gino Paoli. Erano colleghi, conoscenti, non amici. Si sono incontrati in varie manifestazioni, ma non è mai venuto a casa mia. È l’ultima persona a cui mio padre chiederebbe un consiglio”.

L’IPOTESI DI UNA QUERELA CONTRO GINO PAOLI

Infine, Cristiana Ciacci non esclude di adire le vie legali contro il cantautore genovese: “Sto consultando un legale, devo decidere se fargli una querela. Mi prendo qualche giorno per riflettere, è stata una settimana frenetica. Intanto continuo ad aspettare, ma so che non arriveranno le scuse né pubbliche, né private. Deciderò cosa fare. Sento la responsabilità di dover difendere due persone che non ci sono più, i miei genitori. Non consento a nessuno di gettare fango su di loro. Questo è certo. Capirò come fare”. Ma scagiona i conduttori del Festival: “Non ho nulla da ridire su Amadeus e Gianni Morandi, è caduta una tegola in testa a tutti e due. Cosa avrebbero potuto fare? Sgridarlo? Morandi credo si aspettasse un aneddoto di diverso tipo, un ricordo simpatico, visto che in quella settimana cadeva anche il compleanno di papà”. Che sul palco dell’Ariston è stato ricordato sì, ma nel peggiore dei modi.

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