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Marco Mengoni: “Basta aver paura. Canto un mondo più aperto e inclusivo”

Esce venerdì "Materia (Prisma)", il nuovo disco del cantautore che racconta se stesso e la società in cui vuole vivere. Tra gli autori c'è anche Calcutta

Pubblicato:24-05-2023 06:04
Ultimo aggiornamento:24-05-2023 10:00

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ROMA – Marco Mengoni chiude il cerchio della sua ultima esperienza discografica e torna il 26 maggio con ‘Materia (Prisma)’, terzo capitolo del progetto lanciato nel 2021.

“La parola che userei per questo ultimo capitolo- dice il cantautore- è soddisfazione perché, nonostante gli stop alla lavorazione del disco per Sanremo, sono riuscito a mettere dentro tutto quello che immaginavo e volevo”.

Attraverso la metafora del prisma, Mengoni racconta “tutti i colori che compongono le mie idee, le mie riflessioni, gli input che mi sono arrivati in 34 anni di vita e in 13 di carriera”. Tra gli ultimi traguardi il quarto posto all’Eurovision Song Contest che lo ha visto gareggiare con ‘Due vite’, primo singolo di un album che è anche legato dalla parola ‘essenzialità’ o – per citare il brano vincitore del Sanremo di 10 anni fa – ‘L’essenziale’.


Un’attitudine alla sintesi che è arrivata proprio lavorando a ‘Prisma’: “Essendo un perfezionista avrei cambiato qualcosa, avrei tolto delle cose (dai primi due capitoli, ndr). Il troppo stroppia sempre- dice alla Dire- con troppi pezzi ti perdi. In questo disco sono stato molto netto, anche se c’erano altri brani che potevano essere in questo disco. Mi sono fermato a 10 perché erano questi, punto”. E sorridendo conclude: “Ho un po’ litigato con il mio produttore, Giovanni Pallotti, per togliere”.

LA VOGLIA DI CAMBIARE DETERMINATE COSE

È un disco centrato quello di Mengoni, che non ha paura di dire le cose, come ribadisce lui stesso più volte e come canta in brani come ‘The damned of the earth’: “C’è veramente tanta roba in questo pezzo, ma più che parlare di un brano politico, parlerei di una canzone che riflette su tante cose: sulla storia e sugli errori che sono stati fatti e su quanto si debba camminare ancora per raggiungere l’uguaglianza per tutti”. Così Marco mostra “la voglia che ho io di vivere e di cambiare determinate cose”.

ALL’EUROVISION CON LA BANDIERA ARCOBALENO

Oggi, Mengoni si augura “di vedere un mondo più aperto e inclusivo”: “Sono cresciuto e ho le idee molto più chiare su chi voglio essere e in quale società voglio vivere”. E non è un caso che all’Eurovision, il cantautore di Ronciglione sia arrivato con una bandiera arcobaleno, a sostegno di chi lotta ancora per i propri diritti.

“Quella bandiera significa tanti messaggi- spiega- nella mia carriera ho sempre cercato di mettere in ogni palco che calcavo dei messaggi che sono quasi sempre gli stessi perché la nostra società non sta facendo tanti passi in avanti. Anzi ho paura che ne stia facendo indietro. Basta aver paura di dire le cose“.

IL SINGOLO CON ELODIE

In ‘Materia (Prisma)’ Mengoni, poi, canta ancora di libertà nel prossimo singolo, ‘Pazza Musica’ con Elodie: “Oltre che apprezzarla artisticamente, ho imparato a conoscerla molto bene. Da un anno ho un rapporto anche personale molto profondo, ci scambiamo un sacco di riflessioni sulle cose più disparate. Ci eravamo sempre ripromessi di fare qualcosa insieme, qualcosa di pazzo e libero. È un augurio che ci siamo fatti di correre sopra le paure e il panico per quanto riguardo la vita e i momenti di carriera che ti portano a essere più stressato”. Tra i featuring ci sono anche Ernia in ‘Fiori d’orgoglio’ e Jeson in ‘Lasciami indietro’.

CALCUTTA TRA GLI AUTORI

Tra gli autori- oltre a nomi come Davide Petrella, Davide Simonetta, Paolo Antonacci e Francesco ‘Katoo’ Catitti-figura anche Edoardo D’Erme, ovvero Calcutta, penna di ‘Due nuvole’: “Questo pezzo è nella rosa di quelli che ascolto di più. L’arrangiamento di questo brano è stato molto ispirato dalla parte più psichedelica di Battisti. C’è tanto suo ascolto”.

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IL TOUR NEGLI STADI

Questi 10 brani, Mengoni non vede l’ora di portarli dal vivo nel tour che lo vedrà protagonista negli stadi e che si chiuderà il 15 luglio al Circo Massimo di Roma: “Non potevo stare fermo e fare la stessa cosa. (Per i nuovi concerti, ndr) ho apportato delle modifiche ai live che sono stati fatti un anno fa. Sono molto felice anche dell’autunno che mi aspetta e dei concerti nei posti più grandi in Europa. Un po’ mi spaventa, però è molto emozionante. Ho sentito tantissimo calore dopo l’Eurovision“.

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