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Sanremo, Blanco non sente l’audio e spacca tutto “per divertirsi”. Toti: “Nessuno tocchi i nostri fiori”

L'interprete de 'L'isola delle rose' ha preso a calci le composizioni floreali presenti sul palco dell'Ariston. Il sindaco di Sanremo Biancheri: "Bastava chiedere scusa"

Pubblicato:08-02-2023 09:17
Ultimo aggiornamento:08-02-2023 16:15

Blanco a Sanremo
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ROMA – “Non sentivo l’audio ma mi sono comunque divertito”. Si è giustificato così Blanco, quando ieri, al termine della sua esibizione sul palco di Sanremo, Amadeus gli ha chiesto sorpreso: “Che è successo?”. Che qualcosa non andasse per il verso giusto, si era capito sin dall’inizio: parte la base ma Blanco dopo le prime parole indica l’auricolare e poco dopo dice chiaramente “non sento l’audio”, poi riprova a cantare ma niente, il problema tecnico persiste e allora decide di divertirsi ‘ a modo suo’. L’interprete de ‘L’isola delle rose’ inizia così a prendere a calci i vasi e le rose rosse messe sul palco dell’Ariston per la sua esibizione. Il gesto, forse troppo azzardato, non ha trovato il favore del pubblico che finita la musica ha cominciato a fischiare Blanco. A nulla è servito l’intervento di Amadeus che ha cercato di stemperare il clima, le persone in sala hanno continuato a manifestare il loro dissenso sovrastando il presentatore.

Ma se Blanco è uscito tra i fischi, dopo che Amadeus lo ha chiamato Salmo, a far tornare il sorriso ci ha pensato Gianni Morandi. Il co-presentatore per ripulire presto il palco dal caos ha preso una scopa e ha cominciato a spazzare. La scena ha fatto ovviamente il giro del web prestandosi anche a molti meme. Nella mattinata sono arrivate delle “scuse sui generis” di Blanco attraverso ‘un poesia’ dedicata all’Ariston, in cui in parte sembra rivendicare le sue gesta.

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SANREMO. TOTI A BLANCO: NESSUNO TOCCHI I NOSTRI FIORI

“Nessuno tocchi i fiori di Sanremo”. Anche il presidente della Liguria, Giovanni Toti, interviene sull’episodio di ieri al Festival di Sanremo che ha visto come protagonista Blanco.”Caro Blanco, dietro alla scenografia di fiori che ieri sera hai distrutto con leggerezza- scrive Toti su Facebook- ci sono la storia di una città intera e l’intenso lavoro dei nostri floricoltori”.

Per questo, tende la mano il governatore, “ti voglio invitare personalmente a visitare le nostre serre per vedere con i tuoi occhi lo straordinario impegno e l’eccellenza dei professionisti che portano avanti una tradizione che è diventata patrimonio internazionale e fa parte del Dna della Liguria e di Sanremo, proprio come il Festival”. È “il migliore esempio che puoi dare a tutti i ragazzi che ti seguono e amano la tua musica. Alla tua età a volte si fanno degli sbagli ma si può sempre recuperare e anche dagli errori… può nascere un fiore”, chiosa Toti.

BLANCO, SINDACO BIANCHERI: BASTAVA CHIEDERE SCUSA

“Ognuno di noi fa delle stupidaggini. Tutti siamo stati ragazzi. A volte, se uno fa una cazzata basta chiedere scusa, ci vuole solo un po’ più di rispetto per il lavoro altrui”. È questo il commento del sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, su quanto successo ieri sera durante l’esibizione di Blanco sul palco dell’Ariston, seppur senza mai nominarlo. Il cantautore ha distrutto l’allestimento floreale sul palco a seguito di un problema tecnico. Il primo cittadino ha ricordato quanto la coltivazione dei fiori sia un lavoro importante per la città.

“Noi siamo conosciuti nel mondo soprattutto come la città dei fiori- spiega Biancheri- già dai primi del 900 i pionieri della nostra agricoltura andavano in giro per il mondo per far conoscere le nostre specie”. E ha aggiunto: “Ci sono anni di lavoro per la creazione dei fiori da parte del comparto. Anni di lavoro come per creare una canzone, è arte come tantissime altre cose”. L’assessore al Turismo del Comune di Sanremo, Giuseppe Faraldi, ha aggiunto: “Non posso che associarmi alle parole del nostro sindaco, bisogna avere rispetto del lavoro e della fatica della gente che coltiva i fiori nelle campagne di Sanremo. Una parola di scusa per chi lavora in quel comparto potrebbe essere sufficiente per far passare in secondo piano questo momento e portare di nuovo a valutare il bello di questo festival”.

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