ROMA – È uno dei papabili vincitori della 73esima edizione di Sanremo e nella prima serata ha emozionato l’Ariston con una struggente ballad, questa volta però non accompagnata dal suo amato pianoforte. Parliamo di Ultimo, che torna al Festival con ‘Alba’, e dopo il secondo posto con ‘I tuoi particolari‘ nel 2019 questa volta punta al gradino più alto del podio. Indimenticabile il suo debutto nella città dei fiori, nel 2018: un trionfo nelle Nuove Proposte con “Il ballo delle incertezze”. Quella vittoria fu l’inizio di tutto.
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Per i bookmaker la sfida sarà tra lui, Marco Mengoni e Giorgia seguiti da Elodie e Madame, quest’ultima rimasta in gara nonostante le polemiche sorte per lo scandalo vaccini. Ma c’è grande attesa anche per i Modà e Levante, che affrontano nei loro brani il tema della depressione, mentre ad infiammare il dibattito politico c’ha già pensato Rosa Chemical, attaccato da Fratelli d’Italia a causa del suo brano che inneggia all’amore libero. I giochi però sono tutt’altro che fatti e a sfidarsi non saranno solo gli artisti sul palco dell’Ariston ma anche i telespettatori, attraverso il Fantasanremo, gioco virtuale che ha spopolato nella scorsa edizione e che sta registrando numeri da record anche per Sanremo 2023.
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Amo l’alba perché è come fosse solo mia
Mi rilassa respirare l’aria pure tua
Amo l’alba perché è come fosse una bugia
Mi rilassa quanto basta, ma tu poi vai via
E t’immagini se fossimo al di là dei nostri limiti,
Se stessimo di fianco alle abitudini
E avessimo più cura di quei lividi?
Saremmo certo più distanti, ma più simili
E avremmo dentro noi perenni brividi
T’immagini se tutto questo fosse la realtà?
Amo l’alba perché spesso odio la vita mia
Camminando senza meta in questa strana via
Amo l’alba perché è come una sana follia
Puoi capirla se la senti e non mandarla via
E t’immagini se tutto stesse sopra i nostri limiti
E credessimo ai sorrisi come i comici,
Se non dovessimo parlare per conoscerci,
Se non amassimo soltanto i nostri simili?
Forse avremmo gli occhi solo per descriverci
Perché uno sguardo, in fondo, basta per dipingerci
Quando vivi un giorno bello ridi e pensami
Ho ascoltato i miei silenzi e ho avuto i brividi
Perché dentro un mio respiro sei tu che abiti
E quando vivi un giorno bello ridi e pensami
A me basta solo questo per non perderti,
Ma t’immagini se tutto questo fosse la realtà?
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