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Marco Mengoni: “Favorito a Sanremo? Io vado per divertirmi. Spero di saper gestire l’emotività”

Il cantautore torna in gara con "Due vite"e annuncia la nascita del suo quartier generale nella città dei fiori: "Lido Mengoni". Ogni mattina ci sarà un podcast con Fabio De Luigi

Pubblicato:01-02-2023 06:02
Ultimo aggiornamento:02-02-2023 08:21

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(Foto di Andrea Bianchera)

ROMA – A dieci anni dalla sua vittoria con “L’essenziale”, Marco Mengoni torna al Festival di Sanremo con “Due vite” e lo fa da favorito. Per i bookmakers, infatti, il cantautore è uno dei papabili candidati al primo posto, o almeno al podio (anche se quest’anno la finalissima sarà a 5).

Il pubblico lo ama, la critica lo apprezza e al primissimo ascolto del brano i giornalisti presenti hanno ‘commentato’ con un applauso. Fatti i dovuti scongiuri, per il 34enne questo festival, però, è sicuramente altro: “Io penso di andare e divertirmi. Ho fortunatamente nella mia carriera già una statuetta con un leone e una palma. Quest’anno- spiega alla vigilia- vado più rilassato, non vorrei sentire la competizione, la pressione o il peso di arrivare già con una corona in testa”.


“SPERO DI SAPER GESTIRE L’EMOTIVITÀ”

All’Ariston porterà la gioia di essere al festival con “un parterre di colleghi eccezionali”: “Sono contento di far parte di questo gruppo. La voglio vivere come uno spettacolo. Ognuno porta il suo”. E dopo quel festival, Mengoni ha anche quelli che chiama “buoni propositi”: “In questi 10 anni sicuramente sono cresciuto, rispetto al Sanremo 2013 sono un po’ più uomo e un po’ più maturo. Spero-dice- di essere più consapevole, di saper gestire l’emotività. Non tarpare le ali a quel batticuore che arriva comunque e che deve arrivare. Spero di vivermela facendo quello che credo di saper fare e come se fosse un mio concerto, di essere me stesso”.

IL BRANO IN GARA: “DUE VITE”

A Sanremo, Mengoni porta una ballad moderna scritta con Davide Petrella e Davide Simonetta. “È un pezzo uscito in una sessione di scrittura per il terzo capitolo di Materia– ricorda- un flusso di coscienza tra me e Davide”. Il testo è arrivato molto spontaneamente: “Due vite- racconta ancora Marco- è una storia che parla di parallelismo tra la parte razionale della nostra vita e l’inconscio, che è poi quello che ritroviamo nei sogni. La parte più vera della nostra emotività. Ritrovo molte risposte nei sogni e in quella parte lì”.

La canzone è così un alternarsi serrato di due livelli di lettura, quello onirico e quello realistico e autobiografico. È un invito ad affrontare la vita con onestà, ad accettare anche gli errori per godere realmente di ogni attimo: “Parla di sbagli, di lasciarli andare, di capirli e di comprenderli, di metabolizzarli e poi proseguire con l’augurio di viverne due di vite. Io vorrei viverle per riconoscere i miei sbagli, essere consapevole delle strade che ho preso nella prima e poi prendere quelle opposte nella seconda. Vedere come va”.

NELLA SERATA DELLE COVER MARCO CANTERÀ I BEATLES

Nella serata delle cover, invece, Marco ha scelto “Let it be” dei Beatles. Ad accompagnarlo il Kingdom Choir, 13 elementi che promettono scintille. “È stato difficile decidere- spiega- arrivavo dal 2013 portando ‘Ciao amore, ciao’, cantando l’anno dopo Endrigo (“Caro amore lontanissimo”, ndr). Venendo, quindi, da autori che sono delle pietre miliari della musica e della cultura italiana, a questo giro ho scelto un pezzo che non ritengo neanche una canzone, è un inno ad andare avanti, un qualcosa che non ha età o tempo. Chiunque faccia questo mestiere lo avrebbe voluto scrivere”.

I più attenti si saranno accorti che in “Cambia un uomo”, singolo del primo capitolo del progetto “Materia”, c’era già un riff di piano di “Let it be”. Si chiude un cerchio, insomma, per Marco e il palco di Sanremo è solo uno dei traguardi raggiunti negli ultimi due anni.


PRESTO FUORI IL TERZO CAPITOLO DI “MATERIA”

Mi ritengo fortunato– svela- e una persona curiosa, mi piace modificare e cambiare. Se questi cambiamenti e sperimentazioni possono voler dire vite, ne ho vissute tante. Se no ne ho vissuta una, ma l’ho vissuta sperimentando e credo che sia il sale che mi porta avanti nella vita e non solo nella mia carriera”.

Una nuova sfaccettatura di Marco sarà presente nel terzo capitolo di “Materia”, di prossima uscita: “Sto lavorando in studio con i musicisti e sono molto contento. Sarà un terzo capitolo che ha avuto bisogno di analisi e di riflessione e a tratti è anche un po’ arrabbiato”. 

A SANREMO ARRIVA “LIDO MENGONI”, IL QUARTIER GENERALE DELL’ARTISTA

In occasione del suo festival, il cantautore annuncia Lido Mengoni: un quartiere generale, un hub creativo abitato da Marco e dal suo team. Un luogo che sarà documentato sui social dell’artista per avere un punto di vista inedito della sua settimana.

Ci sarà spazio per l’improvvisazione in tutte le sue forme, agli incontri con amici, colleghi, alle nuove conoscenze, approfondimenti, interviste e, come avviene in ogni lido che si rispetti, anche alle sfide a biliardino e schiaccia sette. Poi riflessioni dalla più classica delle panchine vista mare.

Non mancherà una radio sempre accesa. Per i giorni del festival, infatti, sarà disponibile h24 Radio Lido Mengoni, web station sull’app Stationhead. E sempre dal Lido, Mengoni si ritaglierà ogni giorno un angolo “confessionale” per spiegare ad un amico particolarmente comprensivo cosa vuol dire affrontare il Festival di Sanremo.

UN PODCAST CON FABIO DE LUIGI

A raccogliere i pensieri di Marco sarà l’attore, regista e doppiatore – nonché vero amico di Marco – Fabio De Luigi. La chiacchiera tra il cantautore e De Luigi sarà raccolta in un podcast quotidiano, “Caffè col limone”, prodotto da Dog Ear e disponibile quotidianamente e gratuitamente su tutte le piattaforme. Il titolo deriva da una parte del testo di “Due vite”. 

“Sarà un ritrovo, un po’ famiglia- racconta Marco- dove succederanno delle attività ludiche a scopo ricreativo. Ci si divertirà, intavoleremo dei dibattiti e chissà cos’altro, delle jam session magari. Ci verranno a trovare degli amici. Sarà un posto iper inclusivo”.


Anche a Sanremo, come per il tour negli stadi, prosegue l’impegno per la sensibilizzazione sulla difficoltà di accessibilità dell’acqua nel mondo grazie alla presenza di un punto Wami che, accanto al Lido Mengoni, racconta, in una piccola oasi, quanto realizzato in Tanzania grazie al bilanciamento dell’impronta idrica degli spettatori del tour di Marco – primo Water Equal Tour al mondo – che ha garantito la donazione di oltre 36 milioni di litri d’acqua ad un acquedotto nel paese africano.

MARCO IN TOUR

La partecipazione al Festival per Marco arriva dopo 13 anni di carriera, 7 album in studio, 68 dischi di platino, oltre 1.8 miliardi di stream audio/video e 9 tour live, culminati con il successo degli stadi della scorsa estate e del tour nei palazzetti tutto sold out concluso lo scorso autunno, e il nuovo tour negli stadi che lo attende la prossima estate. L’8 luglio Mengoni concluderà i suoi live negli stadi a San Siro, dove lo scorso 19 giugno si era esibito per la prima volta in uno stadio tutto sold out.  Prima del gran finale milanese il tour toccherà gli stadi di Bibione (17 giugno – data zero), Padova (20 giugno), Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio) e Torino (5 luglio).

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