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Sileri: “Tamponi gratuiti? Si può pensare per alcune fasce precise”

Per il sottosegretario alla Salute, con la gratuità per tutti "verrebbe meno l'impianto del green pass" e "non c'è mezzo migliore della vaccinazione per proteggersi"

Pubblicato:13-10-2021 14:21
Ultimo aggiornamento:13-10-2021 16:57

Covid
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ROMA – “Cosa ne penso dei tamponi gratuiti? Si può pensare di lavorare a una soluzione per alcune fasce precise della popolazione. Certo, con i tamponi gratuiti per tutti verrebbe meno l’impianto anche del Green pass che, sebbene abbia una doppia anima, cioè con la diagnostica mediante i tamponi e con la vaccinazione, è chiaro che il più è rappresentato dalle persone che sono vaccinate in italia”. Ha risposto così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, interpellato sul tema dall’agenzia Dire a margine del 53esimo Congresso nazionale del sindacato Sumai Assoprof, in corso a Roma presso lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel.

Non c’è mezzo migliore della vaccinazione per proteggersi– ha proseguito Sileri- Il tampone è sicuramente utile e sicuramente dà una fotografia di quel momento ma non previene la malattia e soprattutto, purtroppo, ha una durata breve, cioè anche se il tampone molecolare dura 72 ore, questo è correlato all’incubazione dell’eventuale malattia. Quindi- ha concluso- non c’è nulla di meglio del vaccino”.

“IL GREEN PASS RIMARRÀ PER MOLTO TEMPO”

Siamo praticamente già arrivati al 100% delle riaperture, manca lo sforzo finale sulle discoteche e spero che questo avverrà in pochissimo tempo, così come per i concerti e il distanziamento. La progressione sarà questa: si riaprirà tutto al 100%, poi verrà tolto il distanziamento su tutto, poi verrà tolta la mascherina e poi vedremo il Green pass in quanto tempo“. Ha risposto così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, interpellato sul tema dall’agenzia Dire a margine del 53esimo Congresso nazionale del sindacato Sumai Assoprof, in corso a Roma presso lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel.


“Certo, il Green pass rimarrà ancora per molto tempo– ha proseguito Sileri- perché è chiaro che è l’ultima misura che consente, e lo vediamo dai numeri, di tenere l’Italia con una circolazione del virus molto bassa rispetto ad altri Paesi nord europei, dove oggi i contagi sono di più. Contagi che non significano per fortuna aumento della mortalità- ha concluso- ma sono pur sempre contagi”.

“POCHI I NO-VAX ‘PURI’, MOLTI HANNO PAURA”

I no-vax ‘puri’ sono pochi, mentre invece molte persone hanno paura in prevalenza del Green pass e della vaccinazione. E sono queste le persone che dobbiamo convincere della bontà del vaccino e del Green pass”. Ha risposto così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, interpellato sul tema dall’agenzia Dire a margine del 53esimo Congresso nazionale del sindacato Sumai Assoprof, in corso a Roma presso lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel.

Il Green pass, nella sua doppia veste della diagnostica- ha proseguito Sileri- consente di trovare quei positivi che altrimenti non troveremmo e di tirarli fuori dal ‘pool dei donatori di virus’, quindi di contenere la circolazione del virus al di fuori di catene di contagio precedentemente riconosciute”. Dall’altra parte c’è invece la vaccinazione che consente di proteggere la popolazione, perché “chi è vaccinato più difficilmente si prende il virus, più difficilmente lo trasmette e più difficilmente ha una forma grave di malattia. La dimostrazione è che i Paesi che oggi hanno un livello molto alto di vaccinati con la doppia dose- ha concluso Sileri- hanno un numero molto basso di positivi e i ricoveri in discesa”.

“SCONTRI IN PIAZZA? IN MAGGIORANZA NON SONO ESTREMISTI, MA PERSONE CON DUBBI”

“In piazza non c’erano solo estremisti, ma anche persone che hanno dei dubbi ed è giusto che possano manifestarli. Credo che quando succede qualcosa del genere e quando ci sono 10.000 persone in piazza vanno ascoltate; poi se ci sono dei facinorosi e delle persone che complicano le cose, queste vanificano anche una protesta pacifica”. Ha risposto così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, interpellato dall’agenzia Dire in merito agli scontri avvenuti sabato a Roma durante la manifestazione contro il Green pass, a margine del 53esimo Congresso nazionale del sindacato Sumai Assoprof, in corso a Roma presso lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel. “Dobbiamo sforzarci per spiegare la bontà del Green pass- ha proseguito Sileri- perché purtroppo penso che non sia chiara: il Green pass non è un mezzo indiretto di vaccinazione, ma un mezzo di sicurezza del Paese”.

Secondo Sileri è “giusto manifestare, ma purtroppo, come accaduto anche altre volte, all’interno di un gruppo di persone che manifestano pacificamente si possono inserire delle persone che, sfruttando le paure degli altri, creano dei disordini. In questo caso sono state arrestate delle persone ‘estremiste’, però attenzione- ha sottolineato il sottosegretario- ci sono estremisti da tutte le parti e io credo che, in questo momento storico, qualunque estremista può sfruttare, strumentalizzandole, le debolezze di alcune persone che hanno paura e che giustamente manifestano, perché magari non sono d’accordo con il Green pass. Sicuramente la Procura farà il suo corso e qualunque decisione immagino sarà successiva a ciò che la Procura stessa individuerà”. In merito all’assalto al pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma, dove era stato ricoverato uno dei partecipanti alla protesta contro il Green pass, Sileri ha invece commentato: “Se gruppo di violenti entra in un pronto soccorso e distrugge tutto, lì non c’è colore politico, ma pura idiozia. Questi aggressioni avvenivano anche prima del Covid, ora il problema sembrerebbe acuito, ma non è una questione di colore politico. Perché se c’è un colore politico, la responsabilità è ovviamente delle persone che erano lì”.

Ma tornando agli scontri avvenuti nella Capitale, secondo lei, dei non fascisti scenderebbero mai in piazza con persone di estrema destra? “Per questo dicevo che bisogna lasciare lavorare la Procura, perché bisogna capire come si è organizzata la manifestazione- ha risposto ancora Sileri alla Dire- Cioè se c’è una manifestazione con 10.000 persone e all’interno ci sono anche cittadini che non portano nessuna bandiera, non è difficile che qualcuno si infiltri con qualcosa di pre-organizzato. Ma certamente non sono io a poterlo identificare, lo farà la Procura. Non è la prima volta che durante una manifestazione si creino improvvisamente dei disordini più o meno gravi; ora, la matrice politica è stata in qualche modo identificata in alcuni soggetti, ma non assegnerei alla maggioranza di queste persone un colore politico. E parlo di quelli che erano in piazza semplicemente a manifestare contro il Green pass, perché degli altri- ha concluso- immagino sia ben chiaro quello che è successo”.

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