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Tg Mondo Hi-Tech, edizione del 2 novembre 2022

Si parla di smart cities, cybersicurezza e buchi neri

Pubblicato:02-11-2022 14:00
Ultimo aggiornamento:02-11-2022 14:00

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I-COM: SVILUPPO SMART CITIES ITALIA A BUON PUNTO, CON LUCI E OMBRE

Dai sensori per i parcheggi alle telecamere per il people counting, dai sistemi di illuminazione intelligente a sistemi di monitoraggio del traffico, dell’illuminazione e della qualità dell’aria. Lo sviluppo delle smart cities in Italia è a buon punto, soprattutto per i grandi comuni del Nord. Eppure si delinea un quadro di luce e ombre, con molte criticità rilevate, prima fra tutte la scarsità di competenze. Sono questi alcuni dei temi che emergono dallo studio ‘Smart Cities, a che punto siamo nel percorso verso città a prova di futuro’ realizzato nell’ambito di Futur#Lab, il progetto promosso dall’Istituto per la Competitività I-Com e WindTre, in collaborazione con Join Group e con la partnership di Ericsson e Inwit. Lo studio, che ha analizzato il livello di innovazione in città metropolitane e capoluoghi, evidenzia che i servizi di livello avanzato sono offerti prevalentemente nei Comuni del Nord, con Cremona al vertice della classifica. Molto più basso, e talvolta nullo, il numero di servizi di livello intermedio o elevato resi disponibili da quelli del Sud e delle Isole. Da una parte, conclude lo studio, sono i cittadini spesso a non avere le competenze per usufruire dei servizi offerti. Dall’altra, la Pa ha bisogno di più professionisti formati sul mondo digitale. Certamente non è un problema di risorse, quelle del PNRR sono considerate sufficienti.  

CYBERSICUREZZA, IL GIAPPONE ALZA LE DIFESE: 5MILA ESPERTI CONTRO GLI ATTACCHI

Il ministero della Difesa giapponese ha annunciato un rafforzamento delll’unità nazionale di difesa informatica, che prevede un aumento dell’organico di oltre dieci volte rispetto all’attuale: si passerà da 540 a oltre 5mila addetti militari specializzati entro il 2027. Scopo della misura- spiega il governo nipponico- è di “garantire i mezzi necessari a rispondere ad eventuali aggressioni e potenziare le capacità del paese nella guerra informatica”, con particolare riferimento alla minaccia rappresentata da Cina e Corea del Nord. L’unità di difesa informatica della Forze di autodifesa, dovrà contenere le minacce provenienti dalla Cina, che conta su un organico destinato alla guerra informatica di 175mila persone, di cui 30mila specializzate in attacchi informatici. E dalla Corea del Nord, con i suoi 6.800 specialisti. 

MASERATI AL 100% ELETTRICHE, PROTOTIPI IN STRADA A MODENA PER I PRIMI TEST

Dopo quelli targati GranTurismo, anche i prototipi della nuova Maserati GranCabrio scendono in strada a Modena per i primi test di sviluppo. Entrambe sono le prime vetture del marchio del Tridente ad adottare una soluzione al 100% elettrica. “I nuovi modelli- spiegano dal quartier generale di Modena- tengono a battesimo la gamma elettrica Folgore, grazie alla quale Maserati sarà benchmark in ogni segmento di mercato con una gamma totalmente elettrica entro il 2030″. In attesa del lancio della nuova GranCabrio, previsto per il prossimo anno, “le vetture prototipali sono impegnate in un intenso periodo di test (in strada, in pista e in diverse condizioni di utilizzo) per raccogliere dati fondamentali” verso la messa a punto finale, confermano dalla casa del Tridente.


IL SATELLITE IXPE OSSERVA DUE GALASSIE E BUCHI NERI SUPERMASSICCI

Il satellite frutto della collaborazione Asi-Nasa Ixpe, lanciato a dicembre scorso dal Kennedy Space Center in Florida, ha osservato a maggio le due galassie Mrk 421 e Mcg-05-23-16, che ospitano al loro centro buchi neri super massicci con masse rispettivamente di 2 e di 20 milioni di volte quella del Sole. Nella prima, lo strumento ha studiato il getto di particelle relativistiche che si origina vicino al buco nero per rivelarne le proprietà fisiche e ha catturato preziose informazioni sull’intensità e geometria del campo magnetico a cui sono soggette le particelle. Nella seconda, Ixpe ha guardato con le sue lenti di ingrandimento polarizzate le due sorgenti per diversi giorni, misurando la quantità di luce polarizzata nei raggi X. Questa informazione, insieme con l’angolo nel cielo dell’emissione polarizzata, ha permesso ai ricercatori di capire il meccanismo di accelerazione delle particelle nel getto. “Lo studio di queste due galassie e i risultati ottenuti- spiega un ricercatore Asi- aggiungono un nuovo tassello alla comprensione dell’Universo estremo, stimolando nuove teorie, nuove osservazioni e, perché no, nuove missioni spaziali”.

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