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Tg Mondo Hi-Tech, edizione dell’1 marzo 2024

Si parla di identità digitale europea, 5g sotto le Alpi e della mini-sonda Liciacube

Pubblicato:01-03-2024 14:32
Ultimo aggiornamento:01-03-2024 14:32
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NASCE IDENTITA’ DIGITALE EUROPEA UNICA E SICURA

Il Parlamento europeo ha approvato in modo definitivo le modifiche al regolamento numero 910/2014, noto come eIDAS. Nasce così un’identità digitale europea che è unica, sicura e interoperabile e che consente ai cittadini comunitari di fruire di servizi digitali nell’intero mercato interno. L’elemento di riferimento di questa novità è il Portafoglio Europeo di Identità Digitale che sarà ‘il contenitore’ delle credenziali e che dovrà garantire sicurezza e protezione dei dati personali allo stato dell’arte. “Insieme al Portafoglio- ha spiegato Giovanni Manca, presidente di Anorc, l’Associazione Nazionale Operatori e Responsabili della Custodia di contenuti digitali- nascono nuovi servizi fiduciari come l’attestazione elettronica di attributi, la gestione dei dispositivi qualificati per firma e sigillo da remoto, l’archiviazione elettronica e i registri elettronici”. Per Luigi Foglia, segretario generale di Anorc “la conservazione come servizio fiduciario europeo rappresenta una grandissima opportunità per il sistema Paese. Ci siamo attivati da tempo- ha detto- affinché la voce degli operatori del mercato rappresentata da Anorc e, più in generale, l’esperienza tutta italiana della conservazione a norma, sia correttamente recepita dagli altri Paesi e possa orientare le scelte di standardizzazione che nei prossimi mesi l’Ue dovrà effettuare”.

IL TUNNEL DEL FRÉJUS PORTERA’ IL 5G SOTTO LE ALPI

Uno studio di fattibilità finalizzato a individuare le opere, le criticità e i costi necessari per garantire una copertura con tecnologia 5G dei due tunnel del Fréjus, dal Piemonte al territorio francese. Lo stanno conducendo Cellnex Italia e Francia, società del gruppo Cellnex Telecom, insieme alle aziende del Gruppo Fs italiane Rete Ferroviaria Italiana e Anas – rispettivamente gestore dell’infrastruttura ferroviaria e stradale – Accenture e Open Fiber, in collaborazione con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, la Regione Piemonte e l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica. Lo studio terminerà a giugno 2024 dopo 6 mesi di lavoro e fa parte dei progetti assegnati a dicembre 2022 a Cellnex per lo sviluppo di infrastrutture 5G nei corridoi di trasporto stradali e ferroviari transnazionali, con l’obiettivo di promuovere una rapida diffusione e l’adozione di reti ad altissima velocità, compresi i sistemi 5G, all’interno delle infrastrutture di trasporto dorsali in tutti i territori Ue.

LE IMMAGINI SPETTACOLARI DI LICIACUBE IN UNO STUDIO SU ‘NATURE’

Il 28 febbraio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature lo studio del gruppo internazionale di ricercatrici e ricercatori guidati dall’Istituto Nazionale di Astrofisica che ha analizzato la composizione della nube di detriti e di polvere espulsa dall’asteroide Dimorphos in seguito all’impatto esplosivo con la sonda Dart della Nasa il 26 settembre 2022. Lo studio è stato possibile grazie alle immagini catturate da LiciaCube, la mini-sonda interplanetaria made in Italy nata dall’Agenzia spaziale italiana e realizzata dall’azienda torinese Argotec. È stata LiciaCube a riprendere le immagini dell’impatto tra Dart e l’asteroide, provocato appositamente per motivi di studio. “Il materiale espulso dal cratere di impatto- ha spiegato la prima firmataria Elisabetta Dotto, ricercatrice dell’Inaf di Roma- ha formato un cono con un angolo di apertura di circa 140 gradi e una struttura complessa e disomogenea, caratterizzata da filamenti, granelli di polvere e massi singoli o raggruppati espulsi a seguito dell’impatto stesso di Dart. Le immagini hanno mostrato che la parte più interna della coda aveva un colore bluastro e diventava via via più rossa con l’aumentare della distanza da Dimorphos. La velocità dei materiali espulsi varia da poche decine di m/s fino a circa 500 metri al secondo”. Il lavoro pubblicato, ha aggiunto Angelo Zinzi, Project Scientist Asi per LiciaCube, “può essere considerato un punto di partenza per la missione Dart-LiciaCube e, più in generale, nell’ambito della difesa planetaria. Grazie al grande lavoro realizzato da gli enti e le industrie coinvolte nella missione LiciaCube, con il coordinamento del team di progetto dell’Asi, è stato dimostrato che i cubesat sono ormai pronti per missioni sia tecnologiche sia scientifiche nello spazio profondo e che l’Italia è in grado di essere un attore principale in questo contesto”.


BATTERIE CON SILICIO RECUPERATO DA PANNELLI FOTOVOLTAICI

Da rifiuti a risorse. Enea ha brevettato un processo a basso impatto ambientale per recuperare il silicio da pannelli fotovoltaici a fine vita e trasformarlo in un nanomateriale innovativo, utile per lo sviluppo di batterie meno costose, più performanti e durature. Oltre che per la produzione delle batterie, il brevetto è utile negli impianti di riciclo di pannelli fotovoltaici dismessi e negli stessi stabilimenti di produzione di pannelli fotovoltaici, ad esempio, per recuperare il silicio da pannelli difettosi. Il processo messo a punto da Enea consente di ridurre la polvere di silicio a dimensioni nanometriche utili per l’applicazione nelle batterie al litio e, allo stesso tempo, di eliminare le componenti del silicio ormai ossidate e a bassa conducibilità elettrica. In questo modo il silicio ottenuto, caratterizzato con differenti tecniche diagnostiche e mescolato con altri materiali, viene poi utilizzato per creare un nuovo tipo di anodo, per batterie al litio ad elevata densità di energia.

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