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Commercio in difficoltà per il Coronavirus? L’aiuto di promettoditornare.it

Un sito in cui si possono acquistare buoni sconto per quando tutte le attività saranno riavviate

Pubblicato:25-03-2020 12:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:01

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ROMA – Un’idea che parte dal basso, da due giovani volenterosi, uno spunto nato da un’iniziativa per aiutare degli amici in difficoltà. Amici commercianti, costretti come tanti a chiudere l’attività dopo i tanti decreti governativi, decisi per fronteggiare l’avanzata del coronavirus. Nasce così promettoditornare.it, un portale che vuole supportare locali e negozi acquistando un coupon o uno sconto da utilizzare ad emergenza finita.

“Tutto nasce da una conversazione con il mio amico Domenico questi giorni- racconta Raffaele, uno degli ideatori del progetto, all’agenzia Dire- mi ha detto che un suo amico sotto casa è stato costretto a chiudere la propria attività e per aiutarlo gli ha fatto un bonifico di 200 euro”. Quindi perché non estendere questa idea anche a tutte le altre attività? “Ho pensato che tutti i negozi hanno tanti clienti fidati, ho detto perché non mettere a disposizione di chiunque una mappa dove si vanno a inserire attività ora chiuse e che vogliono vendere coupon in anticipo o un buono sconto? Si tratta di una sorta di obbligazione, anche se è un rischio perché un ristorante può chiudere dopo un mese”.

Un ristorante può fare uno sconto su una cena, un negozio può farlo su un articolo che mette in vendita: “Qualsiasi attività ora chiusa si può iscrivere, verifichiamo che si tratti del titolare, chiediamo anche di condividere il progetto sui social”. 


Positivi i riscontri avuti appena aperto in rete il sito: “In poco più di due giorni, abbiamo iniziato domenica scorsa, abbiamo raggiunto 10mila utenti unici, 11mila visualizzazioni su mappa e contiamo di arrivare a giorni mille negozi registrati. Ora siamo a un centinaio”. Raffaele e Domenico, un salentino e un calabrese che si sono conosciuti a Milano per lavoro, sviluppano il portale con le loro competenze: “Lavoriamo nel mondo digitale, siamo due ex colleghi. Io vivo a Milano- spiega Raffaele- Lavoro in un’azienda che privilegia lo smart working, lo facciamo già da fine febbraio. Lavorare da remoto ti porta a non spendere, a risparmiare dalla pausa pranzo al ristorante. Però non è affatto facile”. Tornando a promettoditornare.it, “oltre alle 100 attività registrate, abbiamo altre 150 richieste che stiamo valutando. Si tratta di attività sparse in tutta Italia, più a Milano e Roma, altre in Puglia, Toscana, Bologna. Ci hanno contattato anche delle vere e proprie catene ma stiamo aspettando, vorremmo dare possibilità a piccole realtà, a titolari di imprese a conduzione familiare. Ora i ristoranti sono chiusi, l’unica cosa che possono fare è accettare un trasferimento di denaro. Magari trovano un accordo su uno sconto, per esempio il 25%”. Mediamente “l’importo è basso, sono 20, 30 euro. Sconto è in media tra il 10 e 20%. È il piu delle volte l’acquisto di uno sconto futuro. Consente al commerciante di avere liquidità”. Secondo delle stime fatte, un’attività commerciale “può stare fino a 3 settimane senza ricavi. Dopo, sa già che a fine anno sarà in perdita. L’idea è rattoppare il più possibile un periodo senza ricavi”.

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