NEWS:

Stretta pro-decoro sui mercati a Venezia: per chi sgarra fino a 20 giorni di stop

Nuovo regolamento per vendite su aree pubbliche a Venezia: oltre a chiusura attività anche confisca merce e misure contro l''apri e chiudi'

Pubblicato:14-10-2022 19:15
Ultimo aggiornamento:14-10-2022 19:15

commercio venezia
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp


VENEZIA- Dopo il provvedimento “Antipaccottiglia”, la ‘crociata’ del Comune di Venezia per “garantire misure a tutela del decoro della città” fa un altro passo avanti. L’assessore al Commercio, Sebastiano Costalonga, ha presentato oggi alla stampa il nuovo “Regolamento per il commercio su aree pubbliche”, varato dalla giunta Brugnaro. Disciplinerà le vendite dalle aree mercatali ai posteggi, per un numero complessivo di 1.500-1.600 concessioni una volta che sarà approvato dal Consiglio comunale, dopo la discussione nelle commissioni e la condivisione con le categorie e gli ordini professionali. Il provvedimento punta ad “inasprire le misure, con azioni più severe” per chi, pur avendo una concessione per svolgere la propria attività commerciale su suolo pubblico, non rispetta le regole. “Chi fa concorrenza sleale e non osserverà le misure– chiarisce Costalonga- potrà essere colpito duramente con la chiusura dell’attività (per un massimo di 20 giorni) e la confisca della merce esposta al di fuori dello spazio pubblico concesso. In caso di passaggio societario è prevista una postilla (che dovrà essere inserita nell’atto dal notaio) per assicurarsi che non vi siano pendenze con l’amministrazione. La misura serve a evitare il cosiddetto fenomeno dell’‘apri chiudi’ per evadere le tasse e le sanzioni dell’amministrazione. Una volta approvato il nuovo regolamento, quindi, le sanzioni seguiranno la concessione. Sarà inoltre richiesta la costituzione di una fideiussione bancaria a garanzia degli interessi dell’amministrazione. All’articolo 18 si prevede poi il divieto di vendita di abbigliamento, accessori, calzature usati, ad eccezione dei mercatini dell’antiquariato.

L’ASSESSORE: INTRODUCIAMO MISURE DECISE, E A PROVA DI IMPUGNAZIONE

Come per la delibera sull’Antipaccottiglia, “il nuovo regolamento introduce misure per affrontare in modo deciso il tema del decoro urbano, aspetto essenziale per una città dal valore universale eccezionale e iscritta nella lista del patrimonio Unesco. Il testo, che introduce provvedimenti innovativi a livello nazionale, è stato predisposto con la collaborazione dei tecnici del settore Commercio, del parere giuridico dell’Avvocatura civica (per resistere a possibili ricorsi) e della Polizia locale, affinché l’intervento nei controlli possa essere semplice, tempestivo e incisivo”, avvisa l’assessore. Il nuovo regolamento ha 54 articoli, di cui 13 sono stati aggiornati e adeguati alle modifiche normative, e 12 costituiscono una rivisitazione sostanziale del precedente regolamento che risale al 2014 (ed è stato modificato nel 2015 e nel novembre 2021).

“BISOGNA ESSERE SICURI DELLA PROVENIENZA DELLA MERCE E TUTELARE CHI RISPETTA REGOLE”

“La proposta normativa introdotta- spiega la direttrice dell’Area Servizi al Cittadino, imprese e qualità della vita, Stefania Battaggia- punta a una duplice responsabilizzazione: da un lato del subentrante che deve essere edotto della situazione del precedente operatore, dall’altro del proprietario che affitta l’azienda. Alcune violazioni dell’affituario possono infatti venire individuate come un disattendere i parametri della concessione comportando conseguenze gravi”. Tira le somme l’assessore: dobbiamo essere sicuri che la merce sia di corretta provenienza, tutelando gli operatori che rispettano le regole”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it