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Report della Commissione Esteri del 23 novembre – pomeriggio

Di seguito un estratto degli interventi odierni

Pubblicato:23-11-2023 19:48
Ultimo aggiornamento:05-12-2023 11:00

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SAN MARINO – Nel pomeriggio la Commissione prosegue e conclude i riferimenti del Sds per gli Affari Esteri sulle nomine e revoche del corpo diplomatico e consolare, quindi si apre un dibattito sull’Adozione del parere sulla risoluzione conclusiva della 49° Consulta dei Cittadini Sammarinesi residenti all’estero, al comma 10, in particolare sul voto estero, su cui il Segretario di Stato Beccari ‘apre’ alla proposta di introdurre il collegio estero nell’ambito delle riforme istituzionali.

Nel suo riferimento, il Sds Beccari spiega che quest’anno, in cui cade con il 50esimo anniversario della Consulta, ha coinciso con l’individuazione di una sintesi, non scontata a inizio legislatura, sulla nuova legge relativa alla sua organizzazione e alla Comunità estere. Sul testo finale della normativa “si è invece avuta poi l’unanimità nel parere positivo di tutti i partecipanti alla 50^ Consulta- spiega il Segretario- e la presenteremo in Consiglio”.

La normativa in sintesi “porterà novità e correggerà qualche disfunzionalità che si era venuta a creare nel tempo, anche per effetto di una gestione non più al passo con i tempi”. Si conferma dunque la modalità di svolgimento duplice della Consulta, un appuntamento in via telematica e l’altro in presenza. Per il Segretario l’accordo sul progetto di legge rappresenta “un grande risultato”.


Quindi sul tema del voto estero: “I nostri concittadini non chiedono la luna- sottolinea- ma una modalità di espressione di voto più facile e questo credo sia nei loro diritti”. Di qui la necessità di ragionare “come tanti altri Stati- prosegue- di una modifica costituzionale che preveda il seggio estero”. Infatti, “non credo si possa continuare a dire che tutti i cittadini sammarinesi sono uguali in espressione di voto, l’impossibilità di venire a votare è un limite fisiologico”, osserva.

Di qui la proposta di adozione del seggio estero che “può aprirsi alle possibilità di voto telematico o presso le sedi consolari”, su cui si era aperta già, rivela, una valutazione con il precedente Segretario agli Affari interni. “Ma non siamo stati in grado di trovare una sintesi, forse la politica in generale questo tema non lo ha voluto trattare più di tanto in questa legislatura”, ammette.

Ma in vista di in confronto sulle riforme istituzionali, richiesto anche da un Ordine del giorno, il Segretario suggerisce che anche l’espressione di voto dei cittadini non residenti ne sia un tema incluso. Tra i temi affrontati dalla Consulta e tra le proposte del Segretario infine, la ricerca di una sede nuova per il museo dell’Emigrante, oggi “troppo decentrata” rispetto al centro storico, e che possa coniugare anche la funzione di sede permanente della Consulta.

Nel dibattito, Denise Bronzetti, Npr, lancia un monito, rispetto alla modifica della legge elettorale, affinché sia trattato, nelle prossime commissioni, di pari passo anche l’aumento del numero dei cittadini residenti, per effetto dell’acquisizione della cittadinanza sammarinese. Maria Luisa Berti, Npr, condivide che una commissione di studio sulle riforme istituzionale possa essere la sede appropriata per valutare forme del voto estero il più rispettose possibili nel confronto dei cittadini esteri. Nicola Renzi, Rf, punta il dito contro la discriminazione esistente sulle preferenze tra cittadini residenti e non.

Quindi sulla creazione di un collegio estero ricorda come sia una proposta avanzata da tempo da Rf e come le resistenze nel corso degli anni rispetto questa modalità siano diminuite: “Probabilmente la prossima legislatura- auspica- sarà quella giusta per arrivare a istituirlo e dare una nuova modalità di voto, telematica o nelle sedi consolari”. Anche Marica Montemaggi, Libera, concorda che il collegio estero in Consiglio debba essere uno dei temi da valutare in ambito della riforma istituzionale, come pure condivide la proposta di una nuova sede del Museo dell’emigrante: “Deve essere un biglietto da visita per il Paese, una sede alternativa potrebbe essere, per esempio- suggerisce- Palazzo Graziani”. Gian Matteo Zeppa, Rete, riconosce che “dopo la parentesi brutta dei viaggi elettorali del passato, per puro voto di scambio, c’è stata una evoluzione”.

E “ci si è resi conto che il diritto di voto va affrontato”. Alessandro Rossi, gruppo misto, quindi ritiene possibile, alla luce della relazione del Segretario, sostenere un progetto di maggiore integrazione nella relazione interno -esterno del Paese. La Commissione infine approva all’unanimità una delibera relativa alla Presa d’atto e all’Apprezzamento sugli indirizzi generali del parere del congresso di Stato sulla risoluzione conclusiva della 49^ Consulta, “rinviando ulteriori considerazioni in Commissione della relativa relazione”.

La Commissione prosegue infine i lavori affrontando i comma successivi relativi alle pratiche su concessione di residenze e permessi di soggiorno. La seduta si conclude infine senza la votazione dell’Ordine del giorno in tema di contrasto alla violenza contro le donne- per mancanza del numero legale- me il testo ha trovato la condivisione di tutti i gruppi che lo hanno sottoscritto e verrà presentato in Consiglio Grande e Generale.

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