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Vannacci ignora Giorgetti: “Diatribe interne, non mi interessano, decideranno i cittadini”

Il generale Vannacci rimbalza le critiche di Giorgetti (che aveva detto 'Non è della Lega') e le definisce "diatribe interne". Poi smentisce la teoria delle classi separate ("Mai detto") e chiude: "Decideranno i cittadini"

Pubblicato:28-04-2024 12:25
Ultimo aggiornamento:28-04-2024 17:42
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vannacci giorgetti
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ROMA – “Sono diatribe interne al partito che reputo più che legittime ma che non mi interessano. Io ho un’idea di tradizione, di patria, di cultura e di sovranità molto simile a quella della Lega e che porterò avanti in maniera indipendente”. Così il generale Roberto Vannacci, su ‘Affari italiani.it’, risponde alle perplessità sulla sua candidatura alle europee espresse da alcuni leghisti autorevoli, primo fra tutti il ministro dell’Economia Giorgetti che ieri aveva commentato: “Vannacci non è un leghista e non condivido le sue idee“, così come hanno fatto Centinaio, Fedriga e altri leghisti.

“SE CITTADINI MI VOTERANNO SARÒ ELETTO, ALTRIMENTI FARÒ ALTRO”

Vannacci non si dice infastidito da quelle critiche che bolla come “discussioni interne che non mi riguardano. Il problema verrà risolto dal voto dei cittadini, se mi voteranno sarò eletto altrimenti farò altro. Ringrazio ancora il ministro Salvini per l’opportunità offertami di candidarmi, e sono convinto che insieme porteremo avanti dure battaglie per cambiare veramente questa Europa e per fare in modo che l’Italia sia più influente, più determinante, più prestigiosa e più ascoltata nell’ambito dell’Unione Europea. Con il segretario della Lega non ci sono stati contratti, come qualcuno afferma, ma colloqui e interlocuzioni culminati il 25 aprile con l’annuncio da parte di Salvini della mia candidatura da indipendente nelle liste della Lega. Il resto sono solo diatribe interne alla Lega che non mi interessano. Lasciamo che si esprimano i cittadini, quello conta”.

“NON HO MAI DETTO CHE I DISABILI DEBBANO STARE IN CLASSI SEPARATE, TITOLI ALTISONANTI”

“Non ho mai affermato che bambini e ragazzi disabili dovrebbero stare in classi separate dagli altri. Ho detto che devono stare insieme con gli altri bambini e ragazzi ma che servirebbero impegni peculiari e anche strutture adeguate e dedicate per momenti di attenzione particolare rivolta alla loro disabilità. Esattamente quello che molti genitori con bambini disabili vorrebbero fare ma purtroppo queste strutture sono pochissime e le liste d’attesa sono lunghissime”. Così ad Affaritaliani.it, il generale Roberto Vannacci che aggiunge: “Basta rileggere le mie dichiarazioni per rendersi conto di quanto io abbia voluto esprimere, anche citando la necessità che degli specialisti si occupino specificatamente delle disabilità. Purtroppo c’è il malcostume, da parte di una certa stampa, di fare titoli altisonanti che esulano dalle parole espresse nell’intervista con lo scopo preciso di demonizzare l’interlocutore e di snaturane i pensieri espressi”.


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