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Tg Cultura, edizione del 11 aprile 2024

Si parla della Capitale italiana della Cultura 2027, opere ritrovate e proteste nel mondo del cinema

Pubblicato:11-04-2024 09:59
Ultimo aggiornamento:12-04-2024 10:00
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PUBBLICATO BANDO PER LA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2027

È stato pubblicato sul sito del ministero della Cultura il bando per la designazione della Capitale italiana della Cultura per l’anno 2027. Le città che desiderano candidarsi al titolo potranno presentare una manifestazione scritta di interesse entro il prossimo 3 luglio. Successivamente, dovranno trasmettere il dossier di candidatura entro il 26 settembre. Le candidature saranno valutate da una giuria di 7 esperti che esaminerà i progetti per poi selezionare tra questi le dieci città finaliste, entro il 12 dicembre, che saranno invitate successivamente ad audizioni pubbliche che si svolgeranno entro il 12 marzo 2025. Entro il 28 marzo 2025, la giuria proporrà al ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della Cultura 2027 che godrà di un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione del progetto.

OLTRE 105MILA BENI RECUPERATI: IL 2023 DEI CARABINIERI TPC

Oltre 105mila beni d’arte recuperati per un valore complessivo stimato di oltre 264 milioni di euro. Questo il dato complessivo dell’attività operativa del 2023 dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale. Dall’analisi comparativa dei dati rispetto al 2022 risultano: una lieve riduzione dei furti (da 333 a 267) e degli oggetti trafugati (da 4.144 a 3.483); un incremento dei beni recuperati (da 48.522 a 105.474); una intensificazione dell’attività di controlli di aree e siti archeologici (da 1.538 a 1.874); un incremento degli arresti disposti dall’Autorità giudiziaria (da 6 a 20), ma anche delle denunce per associazione a delinquere (da 39 a 47) e infine dei deferiti per scavo clandestino (da 66 a 130).

DA GERMANO A MASTANDREA, ARTISTI 7607 CITA NETFLIX IN TRIBUNALE

Artisti 7607, la società cooperativa che tutela e gestisce i diritti connessi di migliaia di attori e doppiatori in Italia e nel mondo ha citato in giudizio Netflix presso il Tribunale civile di Roma per ottenere il compenso adeguato e proporzionato spettante per legge ai propri artisti mandanti. “Proprio le piattaforme che trattano e sfruttano dati si rifiutano, grazie al loro strapotere economico e contrattuale, di fornirci i dati previsti dalla normativa e di corrispondere conseguentemente i compensi agli artisti”, dichiara Elio Germano in una nota. “Ci assumiamo questa responsabilità perché le scelte che vengono fatte oggi riguardano tutti e avranno ripercussioni sul presente e sul futuro di tanti artisti e di tante generazioni”, dichiara Valerio Mastandrea. Della società fa parte anche Neri Marcorè. “Non vogliamo subire atteggiamenti ostruzionistici e accettare compensi irrisori da parte delle piattaforme streaming”, dice l’attore.


A NAPOLI RIAPRE LA CHIESA DI SAN POTITO

La chiesa monumentale di San Potito a Napoli riapre le sue porte. Terminati i lavori di ristrutturazione e restauro di cappella, sacrestia e facciata, la chiesa diventa subito un luogo di arte e cultura a cura dell’associazione culturale e musicale Ad Alta Voce Ets, fondata e presieduta dal maestro Carlo Morelli, che nel 2017 ha ricevuto l’affidamento della chiesa. Tra il fascino delle opere di Nicolò De Simone, Giacinto Diano, Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Pacecco De Rosa e Domenico Mondo, la chiesa è anche il quartier generale del Coro della Città di Napoli, ideato e diretto dal maestro Morelli che, con 16 voci (soprani, mezzosoprani e tenori) e 7 musicisti, ha creato ‘That’s Napoli Live Show’, in concerto il 25 aprile alle 20 promosso e sostenuto dall’assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli.

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