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Caso Vannini, la Cassazione: “Nuovo processo per omicidio volontario per Ciontoli”

La Cassazione non ha confermato la sentenza di secondo grado, accogliendo il ricorso della Procura Generale che chiedeva la condanna per omicidio volontario

Pubblicato:07-02-2020 17:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:58

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ROMA – Si riparte dall’Appello. La prima sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato, con rinvio, la sentenza di secondo grado per l’assassinio del ventenne Marco Vannini, a carico di Antonio Ciontoli, condannato per omicidio colposo a 5 anni, per Maria Pezzillo, moglie di Ciontoli, e per i loro figli Federico e Martina, la ragazza di Marco Vannini, condannati a 3 anni.

Gli ermellini hanno accolto la richiesta della Procura Generale e il ricorso della famiglia Vannini, di rimodulare le condanne per omicidio colposo a carico degli indagati.

In primo grado, infatti, ad Antonio Ciontoli, accusato di aver materialmente sparato il colpo che uccise Marco Vannini era stato riconosciuto l’omicidio volontario e per questo venne condannato a 14 anni.


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Nella lettura del dispositivo, i giudici della Suprema Corte specificano: “La Prima sezione penale della Corte di cassazione, in accoglimento dei ricorsi del procuratore generale e delle parti civili, che lamentavano la ricostruzione del fatto in termini di omicidio colposo anziché doloso, ha annullato la sentenza della Corte di assise di appello di Roma sulla morte di Marco Vannini, disponendo il rinvio per nuovo giudizio nei confronti di Antonio Ciontoli, Federico Ciontoli, Martina Ciontoli e Maria Pezzillo ad altra sezione della stessa Corte; ha ritenuto allo stato assorbite le censure mosse alla sentenza dagli imputati Federico e Martina Ciontoli e Maria Pezzillo, mentre ha rigettato il ricorso di Antonio Ciontoli, che censurava il riconoscimento dell’aggravante della previsione dell’evento morte e l’eccessività della pena irrogata”.

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Applausi e lacrime di gioia nei corridoi della Corte di Cassazione di Roma davanti all’aula dove la prima sezione penale ha accolto le richieste della Procura generale che aveva chiesto un nuovo processo di appello per la morte di Marco Vannini.

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