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Poliziotto accoltellato, Sala: “Le espulsioni vanno eseguite”. Nardella rincara: “Il governo ha rimpatriato solo il 12% degli irregolari”

I due sindaci tornano sulla mancata espulsione dell'egiziano che l'altra notte ha accoltellato a Lambrate il funzionario di polizia Christian Di Martino

Pubblicato:10-05-2024 10:50
Ultimo aggiornamento:10-05-2024 10:51
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sala_nardella
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MILANO – “Se una Questura emette un decreto di espulsione, poi va eseguito. E diciamo la verità, quasi mai avviene. Queste sono solo regole di buon senso, che però andrebbero applicate. Se invece vogliamo continuare a perdere tempo in logoranti dibattiti pseudo politici, che la gente non capisce più, facciamo appunto pseudo politica e non vera politica. Con i risultati che vediamo tutti”. Lo scrive sui social il sindaco di Milano Beppe Sala che torna sulla mancata espulsione dell’egiziano che l’altra notte ha accoltellato a Lambrate il funzionario di polizia Christian Di Martino.

L’insicurezza nelle città è aumentata, accompagnata da un numero in sensibile crescita di individui socialmente pericolosi. È un punto di vista che condivide il sindaco di Firenze e candidato del Pd alle Europee, Dario Nardella. “La vera risposta che si dovrebbe dare è perché chi ha attentato alla vita del vice-ispettore Di Martino non è stato rimandato a casa nonostante gli ordini di rimpatrio di questi mesi. Meloni è al governo da un anno e mezzo”.

“Non è una sensazione, sono numeri oggettivi- spiega rispondendo al conduttore di Mattino Cinque- l’anno scorso il governo ha rimpatriato solo il 12% degli immigrati irregolari. Significa che su 100 immigrati irregolari, 12 vengono rimpatriati e gli altri 88 cosa fanno? Per la Bossi-Fini non possono essere assunti, regolarizzati e inseriti nel mondo del lavoro. Rimangono nelle nostre strade a delinquere. Su ogni 100 immigrati irregolari, quindi, 88 sono nelle nostre strade a delinquere”. Oltre a questo aspetto, prosegue Nardella, “c’è il tema della certezza della legge che non è pienamente rispettata e c’è il tema del sovraffollamento delle carceri, perché se anche si trova il modo di mettere in carcere” uno dei soggetti che commettono questi delitti “abbiamo 10 mila posti in più occupati rispetto alla capienza consentita. Una volta per tutte bisogna mettere le mani su queste cose.


Sono anni che chiediamo più agenti di polizia e carabinieri nelle nostre città. Parlare di stazioni terra di nessuno è sbagliato e ingiusto nei confronti di questi agenti che fanno un grande lavoro. Voglio ringraziare polizia e carabinieri che ogni giorno, anche di notte lavorano nelle nostre città, così come esprimo solidarietà a Di Martino e ai suoi familiari e ai suoi colleghi”. “Voglio dirlo con grande chiarezza, mancano agenti di forze dell’ordine- aggiunge Nardella- perché la sicurezza è un diritto fondamentale che deve garantire prima di tutto lo Stato. Non lo dico io, lo dicono i sindacati di polizia: in Italia ci vogliono 30 mila agenti in più fra poliziotti e carabinieri. È chiaro che quando le forze dell’ordine sono poche è difficile intervenire, nella mia città ci sono a malapena quattro volanti di polizia la notte. Sto parlando di una città metropolitana. Questo è il primo punto su cui noi insistiamo, e anche in questi giorni stiamo chiedendo più agenti”.

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