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Coronavirus, “Solinas spieghi l’apertura delle discoteche in Sardegna”

Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, va all'attacco del presidente della Regione, Christian Solinas, che il 12 agosto aveva dato il via libera al divertimento notturno nell'isola

Pubblicato:05-10-2020 10:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:59
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christian solinas
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CAGLIARI – “Su quali basi la giunta regionale ha consentito, ad agosto, l’apertura delle discoteche in Sardegna? Ci piacerebbe tanto saperlo, considerato quello che e’ successo subito dopo, quando alcune tra le serate organizzate nell’isola sono diventate i principali centri di diffusione del contagio in Europa“. Cosi’ su Facebook Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, all’attacco del presidente della Regione, Christian Solinas, che il 12 agosto aveva dato il via libera al divertimento notturno nell’isola dopo aver acquisito il parere del Comitato tecnico scientifico regionale. 

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Proprio su questo punto si focalizza la presa di posizione del consigliere di opposizione: “Nell’ordinanza che ha permesso la riapertura si cita espressamente il parere del Comitato tecnico scientifico acquisito lo stesso giorno in cui e’ sta firmato il documento- ricorda Agus- pero’ il parere non si trova. O non esiste. Il nostro accesso agli atti presentato alla Regione in data 12 agosto e’ caduto nel vuoto, nonostante la normativa preveda che il tempo massimo per fornire una risposta -anche negativa, purche’ motivata- sia di 30 giorni”.


In conclusione, per Agus, delle due l’una: “O il presidente della Regione ha firmato un’ordinanza sulla base di un parere inesistente, oppure un funzionario della Regione autonoma della Sardegna, per sua iniziativa o per altri motivi, si sta rifiutando di consegnare un atto per il quale e’ stato richiesto l’accesso. In entrambi i casi gli avvocati che seguono questo profilo potranno, meglio di come farei io, spiegare le gravi ripercussioni di queste condotte“.

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Dal punto di vista politico, spiega il capogruppo, “la questione non cambia: si tratta di una colpevole sottovalutazione di un problema grave e della volonta’ di trattare questi temi come se fossero coperti da un segreto di Stato. C’e’ anche un terza ipotesi: si e’ trattato solo di un malinteso, di un errore dettato dalla calura agostana e poi dal successivo stress da cambio di stagione. Se cosi’ fosse siamo certi che, nelle prossime ore, il tanto atteso parere ci sara’ consegnato con tanto di scuse per il ritardo”.

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