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“Regione incapace di spendere”, sulla “omnibus 2” è già scontro 

La variazione di bilancio da oltre 210 milioni inizia l'iter in Consiglio, opposizioni con l'elmetto: "Solinas partecipi ai lavori della commissione"

Pubblicato:17-11-2022 19:19
Ultimo aggiornamento:17-11-2022 19:20
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CAGLIARI – Cade nel vuoto “l’appello alla responsabilità” lanciato ieri dal governatore sardo Christian Solinas al Consiglio regionale, per velocizzare l’iter della “omnibus 2“, la variazione di bilancio da oltre 210 milioni di euro approdata oggi in commissione Bilancio. Gli esponenti di minoranza hanno infatti indossato l’elmetto durante la riunione del parlamentino, replicando alle dichiarazioni di Solinas su presunte responsabilità del Consiglio per i ritardi con i quali si è proceduto nella spendita delle risorse, postate nei capitoli della precedente legge ‘omnibus’. Spesa che -a giudizio delle minoranze- si è fermata al di sotto del 40% delle somme disponibili, così come è stato evidenziato nella mozione illustrata nei giorni scorsi agli organi di informazione.
Da qui la richiesta, avanzata dal vice presidente della commissione Cesare Moriconi (Pd), da Eugenio Lai (Leu), da Massimo Zedda (Progressisti) e Alessandro Solinas (M5s) perché il presidente della giunta partecipi ai lavori della commissione: “Deve spiegare l’incapacità di spesa dimostrata dalla Regione”, la posizione espressa dai commissari di minoranza. Moriconi ha quindi insistito chiedendo “un segno di rispetto istituzionale” dopo il comportamento, da parte del presidente della Regione, definito dallo stesso consigliere dei democratici “scorretto, inopportuno e intempestivo”.

Il presidente della Regione “ha mentito ai sardi- ha rincarato la dose Zedda- perché la colpa della scarsa capacità di spesa è soltanto la sua”. Negli interventi degli esponenti del centrosinistra e del M5s non sono mancati i continui riferimenti al ritardo con il quale si procede con l’approvazione della variazione di bilancio: “Il disegno di legge è stato varato dall’esecutivo lo scorso 25 ottobre, oggi è approdato in commissione ed entro il 30 novembre dovrà essere licenziato dall’assemblea sarda- hanno rimarcato-. Il risultato sarà che la quasi totalità delle somme non potrà essere spesa entro la fine di dicembre 2022”.
Sui tempi per l’esame del testo, l’assessore al Bilancio, Giuseppe Fasolino, non ha mancato di rivolgere alle minoranze “l’invito al senso di responsabilità, così come è accaduto anche in passato per provvedimenti importanti e di emergenza” spiegando che, con la ripartizione in macroaree di spesa e la destinazione di grande parte delle somme per lo scorrimento di graduatorie già in essere, “i problemi legati alla mancata erogazione delle risorse saranno sensibilmente attenuati”.


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