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Nuova giunta, vecchi problemi: la maggioranza sfida il governatore Solinas

Gli "scontenti" dal rimpasto fanno mancare il numero legale durante la discussione della "omnibus 2", messaggio al presidente della Regione

Pubblicato:30-11-2022 15:37
Ultimo aggiornamento:30-11-2022 15:37
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CAGLIARI – Nuova giunta, vecchi problemi. Non parte con il piede giusto il “Solinas bis”, l’esecutivo regionale sardo rinnovato dal governatore Christian Solinas dopo l’azzeramento della vecchia squadra di assessori, venerdì scorso. Le fibrillazioni in maggioranza che hanno caratterizzato gli ultimi mesi dell’esecutivo- aggravate da un rimpasto dai tempi biblici- non si sono infatti assopite e, come sempre, la cartina di tornasole è il Consiglio regionale, dove è impossibile nascondere i malumori che agitano la coalizione. A questo proposito, è chiaro il messaggio lanciato oggi al governatore dai “suoi” consiglieri regionali, che stamane hanno disertato in massa la seduta per la “omnibus 2”, la variazione di bilancio che potrebbe toccare i 330 milioni di euro, pensata per rilanciare l’economia dell’isola. Un provvedimento approdato in aula con grande ritardo, e che ha necessità di essere approvato entro mezzanotte per essere realmente efficace, mettendo a correre le risorse prima che si chiudano i bilanci regionali. Sull’aventino in particolare gli esponenti di Idea Sardegna e Udc, ovvero quelli più delusi dal rimpasto di Solinas (Idea Sardegna, gruppo composto da Carla Cuccu, Giovanni Antonio Satta e da Roberto Caredda, si aspettava una delega, mentre all’Udc del segretario Andrea Biancareddu, assessore riconfermato all’Istruzione, non è arrivata la seconda casella in giunta, ndr).

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“Con la nuova giunta contiamo di rilanciare l’azione di governo nella fase post pandemica e speriamo in una fase nuova di pace a livello internazionale- le parole ieri del governatore, durante la presentazione dei nuovi assessori-. Dentro questo esecutivo credo ci siano le risorse, l’entusiasmo e le capacità
per tracciare un percorso importante. I problemi non attendono”.
Parole evidentemente cadute nel vuoto, come ha rimarcato questa mattina il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, alla ripresa del dibattito sulla “omnibus”, iniziato in ritardo appunto per le numerose assenze: “Questa legislatura prosegue nonostante tutto, ma dal punto di vista politico è già finita. Altrimenti non si spiegherebbe come, poche ore dopo la presentazione di una giunta regionale, la maggioranza che in teoria dovrebbe sostenerla non è nemmeno in grado di garantire il numero legale. Se oggi il Consiglio fosse chiamato a votare la fiducia sulla giunta regionale- come si faceva prima dell’elezione diretta- l’esecutivo appena insediato non avrebbe la fiducia di quest’aula”.


TEDDE: “ORA CAMBIO DI PASSO, FORZA ITALIA VIGILERÀ”


A rimarcare la situazione delicata in maggioranza, l’intervento in aula dell’azzurro Marco Tedde: “Provo un certo imbarazzo ad intervenire su un provvedimento così importante in queste condizioni, legge che avrebbe dovuta essere affronta con una sensibilità diversa da parte della maggioranza. Credo che quando ci sono situazioni di questa complessità , il senso di responsabilità dei consiglieri debba essere di ben altra levatura. Spero vivamente che non accada più quello che è accaduto stamattina. Faccio gli auguri alla nuova giunta, gli assessori dovranno affrontare impegni molto gravosi, per dirla con Dante, dovranno affrontare impegni che faranno tremare loro vene e polsi. E ringrazio l’opposizione che in questa situazione ha dimostrato immenso senso di responsabilità”. Ora, conclude l’ex sindaco di Alghero, “servono poche parole e molti fatti. Il gruppo di Forza Italia sarà una sentinella molto vigile sul governo regionale, e daremo l’allarme se la giunta- compresi i nostri assessori- non dovessero andare nella direzione auspicata. Saremo vigili e daremo tanti pizzicotti nell’ipotesi che la direzione non fosse quella giusta. Spero di non dare imbarazzo al mio gruppo, ma questo è il mio pensiero”.

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