NEWS:

Mantoan (Agenas): “Il nuovo DM 77 prevede lo specialista ambulatoriale”

Il direttore generale dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali al 54° Congresso nazionale Sumai Assoprof: "Si prende cura della cronicità e del monitoraggio della stessa"

Pubblicato:18-10-2022 18:42
Ultimo aggiornamento:12-10-2023 13:13

mantoan_agenas_sumai
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Il nuovo DM 77, che prevede un nuovo modello di organizzazione delle cure territoriali basato sulla casa di comunità hub, vede all’interno di questa la figura dello specialista ambulatoriale, che deve prendersi cura della cronicità e del monitoraggio della cronicità, una figura importantissima nell’interdisciplinarità della presa in carico del cittadino e del malato”. Lo ha detto all’agenzia Dire il direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), Domenico Mantoan, a margine dei lavori della Tavola Rotonda ‘Decreto 77: il ruolo della specialistica ambulatoriale convenzionata interna’, organizzata a Roma in occasione del 54° Congresso nazionale del Sumai Assoprof, dal titolo ‘Pnrr, Missione 6, specialista dove sei?’.


“Lo specialista ambulatoriale interno – ha aggiunto – ha una tipologia di contratto molto flessibile, l’accordo collettivo nazionale, che permette la valorizzazione di questa figura, che sarà ancora più importante e più fondamentale per il sistema sanitario italiano e per l’organizzazione del territorio”.

MANTOAN: “IL NUOVO GOVERNO AFFRONTERÀ DIECI ANNI DI NON SCELTE”

“Questo è un momento particolare. Siamo alla vigilia di un nuovo governo che ha avuto un’investitura popolare molto forte. Un governo che, parlo della sanità, penso si troverà ad affrontare dieci anni di non scelte, aggravate dal Covid“, ha spiegato il direttore generale di Agenas Domenico Mantoan durante i lavori della Tavola Rotonda ‘Decreto 77: il ruolo della specialistica ambulatoriale convenzionata interna’, organizzata a Roma in occasione del 54° Congresso nazionale del Sumai Assoprof, dal titolo ‘Pnrr, Missione 6, specialista dove sei?’.


“Credo che il più grande problema che il nuovo ministro e il nuovo governo dovranno affrontare – ha precisato – sia quello dei professionisti della sanità. Qualche decennio fa abbiamo scelto deliberatamente, in questo Paese, che per fare il dipendente medico del Servizio sanitario nazionale si deve essere specialista. Abbiamo imposto il numero chiuso, dappertutto”. “Io – ha ricordato Mantoan – mi sono iscritto all’Università di Padova nel 1976, eravamo duemila, non c’era il numero chiuso, ma siamo arrivati in 300. Siamo dunque stati selezionati anno dopo anno. Il mercato dei professionisti sanitari era libero. Ci pensava il mercato a selezionarci. Quando ci siamo laureati, è stato il mercato a dirci ‘Tu farai l’endocrinologo’ e ‘Tu farai l’internista’. Se io avessi fatto il chirurgo, avrei probabilmente ucciso delle persone, nel senso che la manualità non è nelle mie corde”.

“Oggi – ha inoltre sottolineato Mantoan- per come è organizzato il sistema del reclutamento dei professionisti, abbiamo messo il numero chiuso dappertutto: medici, borse di studio, infermieri, tutte le professioni della sanità. Gli specialisti vengono selezionati con un concorso nazionale e vengono scelti in base a come arrivano. Se fai questo tipo di scelta, devi avere una programmazione nazionale fortissima“.

“Sapendo che abbiamo 10mila medici in entrata e che per diventare medico del Servizio sanitario nazionale bisogna essere specialista, come è stato possibile che per anni le borse di studio siano state 4.500? Il problema fondamentale – ha concluso il direttore generale dell’Agenas – è risolvere il problema dei professionisti, la loro programmazione con dieci anni di visione, non una visione a domani mattina”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it