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Pronta la ripartizione dei migranti: in Lombardia, Emilia e Piemonte le quote maggiori

Tra giovedì e venerdì verranno distribuite nelle regioni 559 persone

Pubblicato:18-05-2021 13:35
Ultimo aggiornamento:18-05-2021 13:52

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ROMA – Secondo quanto risulta all’agenzia ‘Dire’, i migranti distribuiti nelle regioni italiane tra giovedì e venerdì saranno 559. In Liguria sono previste 44 persone, in arrivo venerdì. Giovedì toccherà a Campania, Abruzzo, Veneto e Lazio con 40 persone a testa, Umbria con 49, Marche con 50, Piemonte e Lombardia con 60, Puglia con 25. Venerdì, oltre alla Liguria, sono previsti arrivi anche in Emilia-Romagna, con 60 persone, Basilicata con 43, Sicilia con otto.

GOZI: “RIATTIVARE ACCORDI DI MALTA E SUPERARE REGOLAMENTO DI DUBLINO”

“La Libia non è un posto sicuro: c’è un vuoto giuridico. Un problema che per gli Stati con frontiere marittime è aggravato dalle assurde regole di Dublino, assolutamente da superare. Stabilizzare la Libia e garantire la sicurezza dei suoi confini a Sud resta la priorità di lungo periodo. Lavorare con gli Stati d’origine per smantellare i traffici di essere umani, anche usando la politica di cooperazione, è una scelta ormai imprescindibile. Ma riattivare gli accordi di Malta del 2019 e redistribuire i richiedenti asilo tra gli Stati di buona volontà è l’unica soluzione immediata“. Lo ha detto Sandro Gozi, europarlamentare di Renew Europe, nel suo intervento all’Assemblea Plenaria del Parlamento europeo. “La Commissione deve essere al centro di questo progetto – ha aggiunto Gozi – e sostenere con fondi Ue le procedure d’asilo accelerate, i rimpatri dei non aventi diritto e i fondi ai Paesi di origine che collaborano sui rimpatri. Il Mediterraneo, la culla della civiltà europea, è diventato un cimitero a causa dell’egoismo e della miopia di alcuni europei. Alcuni, perché l’Europa è ancora troppo divisa. Per me vale un principio molto semplice: quando una persona rischia di morire in mare va salvata, altro che porti chiusi o blocchi navali. Ma il vero nodo è dove sbarcare dopo aver salvato degli esseri umani. Non perdiamo altro tempo – ha aggiunto l’ex sottosegretario agli Affari europei nei governi Renzi e Gentiloni – Non lasciamo spazio ai troppi spacciatori di demagogia a buon mercato. Inutile celebrare Robert Schuman e poi girare le spalle e dimenticare la solidarietà. Assumiamoci tutte le nostre responsabilità. Siamo europei. È il momento di dimostrarlo”, ha concluso Gozi.


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