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Al molo Favaloro di Lampedusa un libro per i bimbi “di passaggio”

Non è solo un testo da colorare: è un messaggio di benvenuto e un augurio per un nuovo inizio e verrà donato nel punto di sbarco dei migranti che hanno attraversato il Mediterraneo.

Pubblicato:10-04-2024 16:46
Ultimo aggiornamento:10-04-2024 17:05

conferenza-stampa-Ibby
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BOLOGNA – Le linee in bianco e nero raccontano la storia di due bambini, una nuova strada, tra un parco giochi, una tavola imbandita, una gita in bicicletta. Non è solo un libro da colorare: è un messaggio di benvenuto e un augurio per un nuovo inizio che verrà donato ai bambini al ‘molo Favaloro’ di Lampedusa, il punto di sbarco dei migranti che hanno attraversato il Mediterraneo. Quello presentato alla Bologna Children’s book Fair, in corso fino all’11 aprile nel quartiere fieristico, è il primo “No border books” o “libri sulla frontiera”, collana realizzata dalla biblioteca di Lampedusa Ibby, in collaborazione con Mediterranean Hope. Il ‘libro’ è nato da un’idea di Deborah Soria, referente della biblioteca aperta 10 anni fa sull’isola, per volontà di Ibby, organizzazione no-profit il cui obiettivo primario è quello di promuovere la letteratura per l’infanzia in tutto il mondo.


E i destinatari sono quei bambini, migliaia ogni anno, che arrivano al molo Favaloro, spesso dopo un viaggio terribile, lasciandosi alle spalle la propria casa e il proprio paese. Come spiegano nel corso della presentazione Soria e i volontari di Mediterrean Hope, il molo è l’unico luogo e momento in cui i volontari civili riescono a intercettare i migranti prima che siano portati e all’hotspot, in cui resteranno per giorni o settimane- o anche mesi- senza poter uscire, secondo le disposizioni che, dalla pandemia covid ad oggi, si sono fatte più stringenti. Il momento dello sbarco è complesso, caotico, quando i genitori sono impegnati ‘in altro’, tra pratiche burocratiche, sanitarie, la ricerca di cibo, acqua, o qualcosa per coprirsi dal freddo. Ma è anche attesa. Ed è anche l’unico momento in cui è possibile “incrociarsi” con i volontari della società civile e ricevere da loro assistenza e aiuto.

No border books

“In quei momenti anche l’attenzione per i più piccoli diventa fondamentale”: di qui l’idea di un dono che può essere segno di attenzione per i bambini, ma anche attività di intrattenimento per loro. Non è stato semplice mettere in pratica l’idea: “Sull’isola bisogna stare attenti a come ‘fare le cose’- spiega infatti Soria alla Dire- ci sono procedure e situazioni da tenere in conto, allora è anche importate pensare quale è la modalità migliore per consegnare un libro a un bambino ‘di passaggio'”. Così è stato pensato di darlo direttamente a migranti più piccoli al molo, inserirlo in un piccolo zaino, con una scatola di colori, in modo che saranno loro stessi a poterlo portare con sé. A realizzare lo zainetto sono le donne del collettivo Free Femmes, gruppo di artigiane e migranti che vivono tra Medenine, in Tunisia, e l’Italia.


foto libro ibby 2


Secondo le stime dell’osservatorio di Mediterrean Hope, tra il 2022 e il 2023, sono quasi 6000 gli “under 10” approdati sull’isola. Giovanni d’Ambrosio, volontario Mh, parla anche di momenti terribili: “Solo nel mese di marzo si sono contati sette dispersi di cui due bambini di un anno”, spiega infatti. Ma il molo è spazio di frontiera dove non ci sono solo tragedie e lacrime: “È spazio di cultura dove balli, canti, racconti storie– prosegue il volontario- c’è un ‘macello’ in senso positivo”. E in questo contesto, con un gesto semplice, “diciamo ai bambini ‘hey, vi vediamo’ e non è scontato”, aggiunge Soria. Il primo ‘no border book’ porta le firme di Silvia Vecchini e Felicita Sala: l’auspicio ora è che altri professionisti si rendano disponibili per titoli successivi. È possibile infine sostenere il progetto con il crowdfunding per coprire le spese del kit di benvenuto: libro, pastelli a cera e zainetto di tela. https://www.produzionidalbasso.com/project/no-border-books-storie-per-bambini-e-bambine-in-viaggio/

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