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Basilicata, giunta impegnata contro la chiusura filiali Banca Popolare di Bari

L'istituto di credito dal 13 dicembre 2019 é stato sottoposto ad amministrazione straordinaria dalla Banca d'Italia

Pubblicato:15-06-2020 13:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:29
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POTENZA – Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato oggi all’unanimita’ una risoluzione sulla Banca Popolare di Bari con la quale si impegna la giunta regionale a interloquire con i commissari al fine di scongiurare la chiusura di filiali in Basilicata. Con la mozione si chiede inoltre di evitare disservizi nelle tesorerie, di rivedere gli accordi che penalizzeranno i dipendenti lucani provenienti dalla ex Banca Mediterranea, di verificare che non si concretizzi un danno alle casse della Regione Basilicata e degli enti sub regionali.

Dalla giunta l’impegno anche a confrontarsi con i ministeri competenti e con i presidenti delle altre Regioni del Sud per definire una strategia comune tra governo e Regioni meridionali finalizzata al rafforzamento del sistema bancario pubblico e privato per il sostegno degli investimenti e la crescita del Mezzogiorno. In consiglio, istituito ad hoc, e’ stato sottolineato come si tratti del piu’ grande istituto bancario del Mezzogiorno, con 36 filiali attive in Basilicata.

La banca popolare di Bari, in seguito al protrarsi dello stato di crisi finanziaria, dal 13 dicembre 2019 e’ stata sottoposta ad amministrazione straordinaria dalla Banca d’Italia. Il 10 giugno e’ stato raggiunto l’accordo tra sindacati e commissari sul piano di salvataggio che prevede circa 650 esuberi anziche’ 900, su un arco temporale di 10 anni e con la chiusura di 91 filiali anziche’ 94.


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In Basilicata, stando al piano, saranno chiuse 7 filiali e i dipendenti lucani provenienti dalla ex Banca Mediterranea avranno consistenti riduzioni economiche. “La chiusura delle filiali si tradurrebbe in una grave perdita dei servizi – hanno sottolineato i consiglieri regionali – che condannerebbe, soprattutto nei piccoli territori, imprenditori e cittadini ad essere ancora piu’ isolati rispetto ai servizi essenziali per la comunita’, quali quelli bancari”.

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