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Tg Ambiente, edizione del 26 maggio 2020

E' online l'edizione settimanale

Pubblicato:26-05-2020 12:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:23

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‘CAMMINO SANTIAGO PARCHI’, 7MILA KM E UN PASSAPORTO

Una sorta di ‘Cammino di Santiago dei Parchi italiani’, un percorso per visitarli tutti, accompagnati dai volontari del CAI, il Club Alpino italiano. A ogni visita il timbro su una sorta di ‘passaporto’ e un premio per chi li visita tutti in modalità ‘turismo slow’. L’iniziativa la annuncia il ministro dell’Ambiente Sergio Costa e nasce grazie al protocollo d’intesa firmato con il CAI. “Un itinerario escursionistico che toccherà tutti i 25 Parchi nazionali del nostro Paese e avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI”, spiega Costa, parlando di un’iniziativa che “si ispira al Cammino di Santiago per vivere in modo ‘slow’ la natura con l’aiuto dei volontari”. L’attuale Sentiero Italia CAI, lungo oltre 7mila km, collega tutte le regioni italiane lungo la dorsale appenninica e l’arco alpino, da Santa Teresa Gallura, nel nord della Sardegna, a Muggia, in provincia di Trieste. Un itinerario che abbraccia tutto il Paese attraverso le montagne e che attualmente attraversa già 16 dei 25 parchi nazionali con 85 tappe, su un totale di circa 400, comprese interamente o parzialmente all’interno dei loro confini.


TRAFFICO RIFIUTI TRA ROMA E LATINA, 27 GLI ARRESTI

Al ‘Centro rottami’ di Cisterna di Latina finivano anche gli scarti dei roghi tossici appiccati nei campi Rom delle province di Roma e Latina. Il sito è stato sequestrato in un’operazione che ha impegnato circa 200 agenti portando a 27 arresti tra le province di Roma e Latina. La struttura riceveva e gestiva illecitamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali e urbani – pericolosi e non pericolosi – provenienti da privati, società e imprese individuali, privi di iscrizione all’albo nazionale dei gestori ambientali. I materiali venivano spacciati per End of Waste, cioè materia prima seconda ricavata dal trattamento di rifiuti. Oltre agli arresti sequestrata l’azienda, che nel 2019 ha fatturato oltre 25 milioni di euro, 23 autocarri e conti correnti per un valore di ulteriori 17 milioni di euro.

FONDAZIONE FICO: ‘BIODIVERSITÀ, RITORNO AL FUTURO’

2020, anno speciale della natura e della biodiversità, così il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha definito quello, complicato, in corso. Con la pandemia il 2020 è diventato punto di svolta obbligato per il pianeta. Fondazione FICO vuole ricordarlo attraverso le voci di grandi protagonisti dell’impegno per la sostenibilità promuovendo il Forum Festival digitale ‘Biodiversità, ritorno al futuro’, insieme alla FAO, alla campagna Spreco Zero e al Bologna Award-Premio internazionale per la sostenibilità agroalimentare. Dallo scorso venerdì 22 maggio, Giornata Mondiale della Biodiversità, fino al 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente, saranno disponibili in rete 21 voci, 21 videomessaggi di Mario Tozzi, Luca Mercalli, Andrea Segrè, Marino Niola, Massimo Cirri, Antonio Cianciullo, Roberto Giovannini, Filippo La Mantia e altri ‘ambasciatori di biodiversità’ che animeranno le pagine social di Fondazione FICO.

L’AGRICOLTURA IDROPONICA? VA DA MARTE AL REATINO

A Colle Cerqueto, in provincia di Rieti, c’è un’agricoltura che non conosce stagioni né crisi, marziana per Dna. L’ha scelta Ferrari Farm, impresa multifunzionale che accanto alla frutta biologica, che poi trasforma in azienda, ha deciso di scommettere sull’agricoltura idroponica e di produrre “senza terra” pomodori, basilico e piccole insalatine da taglio in due serre e una vertical farm, “sterili, più pulite di una sala operatoria, ermetiche e computerizzate, uniche in Europa”. L’idea di coltivare “all’interno di un materiale molto simile ad una spugna”, ricreando in serra specifici microclimi attraverso controllo di temperatura, umidità e luce, è nata durante una conferenza “in cui si parlava di come coltivare su Marte”, racconta alla DIRE l’imprenditrice e ingegnera elettronica e astronautica Giorgia Pontetti, 43 anni, che a Carsoli, in provincia dell’Aquila, produce anche apparati speciali nel settore aerospazio e difesa con la G&A Engineering. Due attività che, nonostante la crisi causata dal Covid-19, non hanno mai smesso di produrre.

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