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Tg Ambiente, edizione del 5 marzo 2024

Si parla di 'restauro' dei mari italiani, emissioni record, energie rinnovabili

Pubblicato:05-03-2024 12:51
Ultimo aggiornamento:05-03-2024 14:09
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ISPRA, AL VIA MER PER ‘RESTAURARE’ MARI ITALIANI

E’ stata assegnata la gara d’appalto per mappare gli habitat costieri d’Italia, iniziativa nell’ambito del progetto Marine Ecosystem Restoration (Mer). L’Ispra ha selezionato il consorzio guidato dalla società di ingegneria olandese Fugro per utilizzare la sua tecnologia all’avanguardia: un approccio rivoluzionario che è destinato a trasformare la conservazione e il ripristino degli ecosistemi marini. Le attività prevedono la mappatura delle praterie di Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa, utilizzando tra l’altro sensori ottici aviotrasportati e sensori satellitari multispettrali, oltre all’impiego di un veicolo sottomarino autonomo. “Prende il largo il più grande progetto di mappatura e ripristino degli ecosistemi marini- ha commentato il presidente dell’Ispra, Stefano Laporta- un vero e proprio laboratorio di restauro degli habitat e osservatorio dei fondali che traccerà la rotta per interventi futuri”.

CLIMA, RECORD EMISSIONI ENERGIA. MA POTEVA ANDAR PEGGIO

Le emissioni globali di anidride carbonica legate all’energia sono aumentate meno fortemente nel 2023 rispetto all’anno precedente, anche se la crescita della domanda totale di energia ha accelerato. Senza le tecnologie energetiche pulite, però, l’aumento globale delle emissioni di CO2 negli ultimi cinque anni sarebbe stato tre volte maggiore. Intanto, però, le emissioni sono aumentate di 410 milioni di tonnellate, ovvero dell’1,1%, portandosi al livello record di 37,4 miliardi di tonnellate. Questo quanto emerge da una nuova analisi dell’Agenzia internazionale dell’energia, che conferma come la continua espansione del solare fotovoltaico, dell’energia eolica, dell’energia nucleare e delle auto elettriche abbia aiutato il mondo a evitare maggiore utilizzo di combustibili fossili. Tra le ragioni dell’aumento delle emissioni, infatti, un’eccezionale carenza di energia idroelettrica dovuta a siccità estreme in Cina, negli Stati Uniti e in diverse altre economie che ha comportato un aumento di oltre il 40% delle emissioni nel 2023, poiché i Paesi si sono rivolti in gran parte alle alternative ai combustibili fossili per colmare il divario.

RINNOVABILI, ITALIA IN RITARDO: ECCO DATI LEGAMBIENTE

In Italia strada tutta in salita per i grandi impianti a fonti rinnovabili ‘schiacciati’ da ritardi, lungaggini autorizzative, conteziosi e da una normativa troppo vecchia e inadeguata ferma al 2010. Non se la passano bene neanche le comunità energetiche, nonostante i primi segnali positivi arrivati con il decreto Cer a cui si è aggiunto proprio in questi giorni il decreto sulle regole attuative, chiudendo finalmente il cerchio. A fare il punto è Legambiente con due nuovi report. I dati parlano da soli: nel 2023 nella Penisola sono stati registrati appena 5.677 MegaWatt totali di nuove installazioni, una crescita lenta rispetto a quelli che dovrebbero essere i numeri necessari a raggiungere gli obiettivi climatici al 2030, ossia 90 GigaWatt di nuove installazioni, pari quasi 13 GW di nuova potenza annuale dal 2024 al 2030. Legambiente ha chiesto quindi al Governo “un atto di coraggio, perché le rinnovabili sono uno dei pilastri della transizione ecologica del Paese. Servono- sceondo l’associazione- una normativa adeguata ai cambiamenti tecnologici e uno snellimento degli iter autorizzativi”.


DA ENEA TECNOLOGIE PER LA TUTELA DEL MEDITERRANEO

Una piattaforma innovativa per il monitoraggio in tempo reale del Mediterraneo centrale, ma anche un laboratorio integrato di telerilevamento, modelli oceanici, analisi chimiche e dati delle proprietà marine. Sono alcuni dei risultati e delle attività condotte da Enea nell’ambito del progetto Marine Hazard, finanziato con la misura Pon ‘Ricerca e competitività 2007-2013’ e coordinato dal Cnr. Nello specifico la piattaforma WebGIS consiste in una vera e propria banca dati open source, in grado di gestire informazioni ambientali e geospaziali e di monitorare in tempo reale differenti proprietà e parametri marini, anche relativi alla contaminazione naturale e antropica. Nell’ambito del progetto, inoltre, Enea ha condotto attività relative ad analisi dei sedimenti e dei dati satellitari; studi modellistici sulla circolazione marina; misure in situ e da remoto delle proprietà marine.

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