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La Commissione Ue chiede a ‘X’ chiarimenti sulla moderazione dei contenuti

L'ex Twitter ha ridotto il suo team di moderatori di contenuti di quasi il 20% dalla precedente relazione inviata a Bruxelles a ottobre 2023

Pubblicato:08-05-2024 18:27
Ultimo aggiornamento:08-05-2024 18:27
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commissione ue moderazione x
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di Alessio Pisanò

BRUXELLES – La Commissione europea ha inviato al social ‘X’ (ex Twitter) una richiesta di chiarimenti dopo la riduzione degli strumenti e del personale impiegati per la moderazione dei contenuti. La richiesta rientra nel quadro delle norme e delle procedure previste dal Digital Services Act (Dsa), e mira a ottenere più dettagli sulle politiche di moderazione dei contenuti di X e sulla valutazione dei rischi condotta da X nell’ambito dell’implementazione di strumenti di intelligenza artificiale generativa.

“Lo scopo è comprendere come le politiche della piattaforma potrebbero influire sui processi elettorali, sulla diffusione di contenuti illegali e sulla protezione dei diritti fondamentali”, si legge in un comunicato della Commissione. La richiesta della Commissione arriva in seguito all’ultima relazione sulla trasparenza prodotta nell’ambito del Dsa, dalla quale emerge che X ha ridotto il suo team di moderatori di contenuti di quasi il 20% dalla precedente relazione inviata a Bruxelles a ottobre 2023. Per questa limitazione della copertura linguistica nella moderazione di contenuti da 11 a 7 lingue ufficiali dell’Unione europea, X è chiamata a fornire alla Commissione informazioni entro il 17 maggio 2024.


Sulle altre questioni, come l’eventuale influenza sui processi elettorali, deve rispondere entro il 27 maggio 2024. Ai sensi del Dsa, la Commissione può imporre ammende per informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti in risposta a una richiesta di informazioni. Bruxelles sottolinea che la mancata risposta entro la scadenza potrebbe comportare l’imposizione di sanzioni pecuniarie.

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