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Tg Ambiente, edizione del 12 marzo 2024

In questa edizione si parla della nave Laura Bassi in Antartide; di mobilità sostenibile su ferro; del sake giapponese e del riutilizzo di beni

Pubblicato:12-03-2024 19:38
Ultimo aggiornamento:12-03-2024 19:39
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tg ambiente
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ANTARTIDE, NAVE ‘LAURA BASSI’ CONCLUDE CAMPAGNA ESTIVA

La nave italiana ‘Laura Bassi’ ha concluso la missione che l’ha portata a navigare per due mesi in Antartide a supporto delle attività di ricerca sulle dinamiche fisiche e biogeochimiche di specifiche aree del continente. Con il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda, è quindi terminata anche la 39a spedizione scientifica in Antartide finanziata dal ministero dell’Università e Ricerca nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, gestito dal Cnr, dall’Enea e dall’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. La ‘Laura Bassi’ – unica nave rompighiaccio italiana per la ricerca oceanografica in grado di operare in mari polari – per questa missione ha svolto un’unica rotazione dalla Nuova Zelanda all’Antartide, circumnavigando il Mare di Ross con a bordo 39 persone dedicate alle attività di ricerca e un equipaggio di 23 membri.

ITALIA ULTIMA PER MOBILITÀ SOSTENIBILE SU FERRO

Maglia nera per l’Italia in fatto di performance sulla mobilità sostenibile su ferro (metropolitane, tranvie e ferrovie suburbane). Se paragonata con Regno Unito, Germania e Spagna, la Penisola non regge il confronto e si piazza ultima. A pesare, in primis, la carenza di infrastrutture che comporta per l’Italia città sempre più sotto scacco di traffico e smog. A fare il punto il report ‘Pendolaria – Speciale aree urbane’ di Legambiente. I dati parlano chiaro: in Italia la lunghezza totale delle linee di metropolitane si ferma a poco meno di 256 km totali, ben lontano dai valori di Regno Unito (680,4 km), Germania (656,5) e Spagna (615,6). Riguardo le tranvie, in Italia ci sono 397,4 km di tranvie assai lontani dagli 875 km della Francia e soprattutto dai 2.042,9 km della Germania. Analoga situazione per le ferrovie suburbane, dove l’Italia è dotata di una rete totale di 740,6 km mentre sono 2.041,3 quelli della Germania, 1.817,3 km nel Regno Unito e 1.442,7 in Spagna.

TRADIZIONE E INNOVAZIONE, SAKE VERSO TUTELA UNESCO

Una serata all’insegna del sake e della sua antica cultura, una tappa del cammino che porterà il tradizionale prodotto giapponese a far parte del Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Nell’attesa, l’Agenzia Fiscale Nazionale, l’Agenzia per gli Affari Culturali e l’Istituto di ricerca sui liquori del Giappone hanno organizzato all’Istituto Giapponese di Cultura a Roma un seminario per approfondire la storia e la cultura del sake, bevanda alcolica simbolo del Giappone. Anche l’Ambasciata del Giappone in Italia si sta impegnando per la promozione del sake, e lo scorso 4 marzo la ‘Sake caravan’ ha toccato Firenze per far conoscere il fascino di questa raffinata bevanda. Il termine ‘sake’ nella lingua giapponese indica le bevande alcoliche in generale, mentre quella derivante dalla fermentazione del riso viene chiamata specificamente ‘nihonshu’. Il sake è fatto prevalentemente con riso e acqua che interagiscono con Koji-kin (una muffa) e kobo (lievito di sake).


232MILA TONNELLATE BENI USATI RIUTILIZZATI IN 2021

Sono state 232mila le tonnellate di beni usati riutilizzati nel 2021 in Italia secondo il primo rapporto sul fenomeno del riuso consegnato da Ispra all’Unione europea. Le merceologie analizzate sono state il tessile (con 13.933 tonnellate), gli apparecchi elettronici ed elettrici (con 63.434 tonnellate), i mobili (con 119.067 tonnellate) e le altre frazioni merceologiche (con 35.280 tonnellate). Il rapporto Ispra è stato realizzato in collaborazione con Rete Onu, l’associazione di categoria che rappresenta i comparti del settore del riutilizzo italiano. Per la prima volta sono stati presentati dati ufficiali che si basano sull’osservazione dell’economia reale. “È un passo importantissimo per l’elaborazione di politiche pubbliche sul riutilizzo che siano solide ed efficaci”, ha commentato il presidente di Rete Onu, Alessandro Stillo.

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