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Report del Consiglio Grande e Generale di San Marino del 25 settembre – pomeriggio

Di seguito un estratto degli interventi odierni

Pubblicato:25-09-2023 19:55
Ultimo aggiornamento:12-10-2023 11:58

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SAN MARINO – La sessione consiliare di settembre si conclude nel pomeriggio con l’Indirizzo di Saluto dei Capitani Reggenti Alessandro Scarano e Adele Tonnini, al termine del loro Semestre reggenziale. A precederlo, il comma 14, da cui prendono avvio i lavori del pomeriggio, ripartendo dal confronto sui tre Ordini del giorno rimasti da esaminare. Tutti, per motivi diversi, sono ritirati dai proponenti.

Il primo è presentato da Repubblica Futura “per disporre l’istituzione di una Commissione speciale con il compito di elaborare uno o più progetti di legge costituzionale e/o qualificata per raggiungere gli obiettivi di: – un ammodernamento del funzionamento degli organi del potere legislativo ed esecutivo; – un maggiore coordinamento dell’azione del Congresso di Stato; – permettere ai membri del Consiglio Grande e Generale adeguate risorse materiali, ausili e tempo per svolgere al meglio il proprio ruolo; – istituire un organismo indipendente per il controllo dell’andamento della finanza pubblica che riferisca direttamente al Consiglio Grande e Generale”. Come spiega Sara Conti, Rf, “l’Odg va nella direzione di avviare un lavoro di riflessione attraverso l’istituzione di una Commissione speciale che funga da camera di compensazione, in cui tutte le forze politiche possono avviare un lavoro di riforma istituzionale necessario”. E ancora. “Alla base di tutto- prosegue Conti- crediamo ci sia la valorizzazione del ruolo del Consiglio Grande e Generale e dei consiglieri nei limiti imposti dalla Carta dei Diritti, clausola che deve restare guida di ogni riforma istituzionale che si voglia avviare”. L’orientamento dell’Esecutivo è espresso da Gian Nicola Berti, Segretario di Stato per gli Affari Interni, che osserva come l’Odg di Rf dia la possibilità di fare importanti riflessioni: “Spesso in questa e anche nelle precedenti legislature abbiamo discusso di problematiche sul funzionamento del parlamento- spiega- per il riconoscimento dello status parlamentare da un lato, e dall’altro, per un effettivo funzionamento dell’organicità del congresso di Stato. Ci sono poi problemi legati alle funzioni normative, troppo spesso esercitate con eccessiva fretta e talvolta superficialità”. Però “non sarebbe corretto- ritiene- esautorare il Parlamento dalla sua funzione, per dare indirizzi a una commissione speciale”. Di qui l’invito a Rf al ritiro dell’Odg, per valutare invece “se non sia il caso di disporre già, in luogo di una commissione speciale, piuttosto l’affrontare questo tema nei lavori consiliari con un Odg, in modo che i gruppi possano esprimersi e raccogliere idee”. Una commissione speciale poi “avrà sicuramente il ruolo tecnico di tradurre l’orientamento del parlamento”,chiosa. Di qui l’appello del Sds Berti dunque per ritirare l’Odg e “porlo in votazione al termine di un comma specifico”, in una sessione consiliare successiva. Francesco Mussoni, Pdcs, sostiene l’invito del Segretario: “Rf ha avuto il merito di aprire, con il deposito di questo Odg, un dibattito che è latente in Aula- sottolinea- ma ha avuto la capacità di aprirlo formalmente, e forse andava fatto già prima, in questa legislatura, per iniziativa della maggioranza. Credo sia utile affrontare questo tema, per il nostro gruppo chiederei di ritirare l’Odg e aderire all’invito del Segretario, per fare in modo che il dibattito sia elevato con l’introduzione di un comma nel prossimo Consiglio e di un dibattito in cui tutte le forze politiche possano partecipare, in modo più ampio di quanto un Odg consenta, e allo stesso tempo si può presentare il testo di legge per l’istituzione di una commissione per le riforme”. Nicola Renzi, Rf, apre alla proposta: “Ci rendiamo conto che la legislatura sta volgendo al termine, forse è il contesto migliore per aprire un confronto franco che può essere capitalizzato nella prossima legislatura. Abbiamo proposto una commissione ‘speciale’, finora le abbiamo fatte solo con le commissioni di inchiesta, invece investire sulla revisione delle nostre istituzioni può avere il medesimo valore. E in questo tipo di commissione ciascuna forza politica è rappresentata. Noi possiamo accogliere la richiesta del ritiro ma chiediamo l’impegno successivo di inserire nel prossimo Consiglio di ottobre un dibattito e al governo di tenere pronta una bozza di legge per l’istituzione di una commissione, qualora il dibattito vada nella direzione che auspichiamo”. Giuseppe Maria Morganti, Libera, sottolinea come il tema sollevato “non richiede solo il confronto tra le forze parlamentari ma soprattutto un grande sforzo di approfondimento”. Mirko Dolcini, per Dml , accoglie la possibilità di ritirare l’Odg di Rf per affrontare il tema della riforma istituzionale “con confronti assidui e in modo organico nella commissione speciale, che potrebbe anche essere la Commissione consiliare I allargata alle parti sociali”. Di qui l’ok alla proposta di ritiro dell’Odg, “per poi rivedersi in questa legislatura e affrontare in modo organico il tema”. Daniela Giannoni, Rete, riconosce l’importanza del tema: “Avere istituzioni inefficienti vuole dire rendere inefficiente la democrazia stessa e rallentare lo sviluppo del Paese”. Proprio per la sua rilevanza è un tema che non può basarsi su un Odg prestabilito, “bene che i proponenti abbiano accolto la proposta del ritiro in favore di un confronto approfondito in Consiglio”. Infine anche Alessandro Rossi, Gruppo misto, vede con favore un dibattito in Commissione sui temi sollevati dall’Odg: “Mi auguro ci sia la maturità per cogliere questa opportunità, non ci si può improvvisare riformatori costituzionali”. C’è il rischio infatti per Rossi che “un intendimento così alto sia poi distorto, per limitare ancora di più la democrazia”. Di qui il ritiro del primo Odg.

Quindi Emanuele Santi, Rete, annuncia il ritiro dei due successivi Ordini del giorno in tema finanziario: il primo dell’opposizione “per dare mandato al Congresso di Stato di riferire in Commissione Consiliare Permanente III in merito alla presunta cessione dei due più antichi istituti bancari del Paese, all’avanzamento del progetto NPL e la relativa cartolarizzazione dei crediti deteriorati delle banche e all’avanzamento della riforma dello statuto di Bcsm”; e il secondo del movimento Rete, per un’audizione dell’Amministratore unico dell’ex Bns. Entrambi infatti risultano ormai soddisfatti e superati, a seguito della Commissione consiliare III convocata la scorsa settimana- 19-20-21 Settembre- i cui tali punti sono stati discussi.


Prima di procedere al Messaggio di congedo dei Reggenti, l’Aula affronta due Ratifiche di Accordi internazionali: a) la Ratifica del “Protocollo di emendamento alla Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale”, in materia di allineamento normativo sulla tutela della privacy dei cittadini, approvato all’unanimità. b) la Ratifica dell’Accordo tra Organizzazione mondiale del Turismo e il Governo della Repubblica di San Marino per la Seconda Conferenza Omt sul turismo accessibile in Europa, che si terrà sul Titano a novembre. L’accordo è ratificato con 45 voti a favore e 1 astenuto. Infine due nomine: il dimissionario Marco Nicolini, da membro della Commissione Consiliare sul fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata, viene sostituito, a fine del Mandato Reggenziale, da Alessandro Scarano. Mentre al Magistero di Sant’Agata è nominato, su indicazione del gruppo Rete, Gabriele Vitali.

Infine, la sessione consiliare si conclude con il Messaggio di congedo dei Capitani Reggente a conclusione del semestre.

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