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Tg Esteri, edizione del 24 maggio 2023

Si parla di Sudan, Afghanistan, Liberia e Kenya

Pubblicato:24-05-2023 13:52
Ultimo aggiornamento:24-05-2023 14:20
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SUDAN. BREUER (WFP): CON CONFLITTO 19 MLN DI PERSONE A RISCHIO

E’ trascorso più di un mese dall’inizio dei combattimenti in Sudan tra l’esercito del generale Abdel Fattah Al-Burhan e le unità paramilitari fedeli al suo rivale, il generale Mohamed Hamdan Dagalo, detto Hemeti. Il conflitto ha già costretto quasi un milione di persone a abbandonare le loro case. Con l’agenzia Dire a fare una stima di quante persone possano avere bisogno di cibo e aiuti essenziali è Inge Breuer, vicedirettrice del World Food Programme in Sudan: “Ora a causa del conflitto e dell’aumento dei prezzi temiamo che questo numero possa raggiungere i 19 milioni, che vuol dire il 40 per cento della popolazione del Paese”. Finora i tentativi di mediazione in Arabia Saudita in vista di una tregua non hanno dato risultati.

AFGHANISTAN. GIRL POWER RIDA’ MOTIVAZIONE ALLE RAGAZZE RIFUGIATE

“Non mi piace parlare di empowerment: ogni persona dentro di sè già possiede il potere di cambiare le cose, la mia ong cerca solo di farlo scoprire attraverso i valori dello sport”.
Khalida Popal è l’ex capitana della nazionale di calcio dell’Afghanistan, che lei stessa contribuì a fondare nel 2007. Nel 2011 l’attaccante si è trasferita in Danimarca e ha fondato Girl Power, una ong con cui offre corsi di formazione alla leadership per le rifugiate afghane che vivono in Europa. Quasi 4mila quelle già coinvolte nel programma: “Andiamo anche nei campi profughi. Chiediamo a bambine, giovani e donne cosa vogliono fare: oggi sarà la pallavolo, domani il calcio, dopodomani lo Yoga o il fitness. L’importante è che si divertano e, attraverso lo sport, ritrovino la motivazione e la fiducia in se stesse”.

BIODIVERSITÀ. LA COLTIVATRICE LIBERIANA: LA SFIDA SONO I MERCATI

L’accesso ai mercati è decisivo per i contadini: lo sottolinea Zogbo Luther, coltivatrice e ricercatrice originaria della Liberia, a Roma per una mostra mercato organizzata in occasione della Giornata mondiale della biodiversità. Nel suo stand ci sono pacchetti di riso rosso biologico, raccolto in una regione centrale della Liberia, in Africa occidentale. Luther sottolinea l’importanza di condividere esperienze e di fare rete. Poi sulle difficoltà per i produttori aggiunge: “Le sfide principali riguardano il collegamento dei contadini al mercato ma credo attraverso le organizzazioni mondiali di coltivatori riusciremo a superare alcuni di questi problemi”.


AFRICA. CHE IDEA, GLI SMARTPHONE KENIANI: IN VENDITA A 40 DOLLARI

Smartphone “made in Kenya” in vendita a 5.448 scellini, l’equivalente di 40 dollari: è la promessa del governo di Nairobi, che ha fissato il mese di luglio per la presentazione dei device. La tesi è che, con prodotti disponibili a costi molto più bassi rispetto a quelli applicati dai marchi internazionali sarà possibile favorire una maggiore connettività nel Paese, anche a beneficio di persone con meno disponibilità economiche. Il ministro per le Telecomunicazioni Eliud Owalo ha detto gli smartphone saranno prodotti presso a Konza City, nuovo polo tecnologico a sud-ovest di Nairobi.

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