NEWS:

Tg Esteri, edizione dell’8 maggio 2024

Si parla di Brasile, cinema afroitaliano e Myanmar

Pubblicato:08-05-2024 14:37
Ultimo aggiornamento:08-05-2024 14:38
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BRASILE. 150 ANNI FA, QUANDO MIGRANTI ITALIANI ‘FACEVANO PAESE’

“La comunità italiana in Brasile è da sempre fondamentale alla formazione della cultura e della società, ma anche alla sua industrializzazione e imprenditorialità”. A parlare è Renato Mosca, ambasciatore del Brasile in Italia, durante le celebrazioni del 150° anniversario del fenomeno, promosse a Roma dall’Organizzazione internazionale italo-latinoamericana. Iniziata nel 1874, l’emigrazione italiana in Brasile per sfuggire a guerre, malattie e povertà ha messo radici e ancora oggi continua a essere una presenza fondamentale. Da Paese di emigranti, invece oggi l’Italia è Paese di immigrati. “Il governo dovrebbe rispondere con l’inclusione” l’appello nella sede di Iila di Fabio Porta, deputato della Commissione esteri.

CINEMA. UN NEOREALISMO ITALO-GIBUTINO CONTRO LA GUERRA TRA POVERI

A poche settimane dalle elezioni europee, un regista italiano originario di Gibuti è invitato nel Paese africano alla prima edizione di un festival dedicato alle arti visive. Kassim Yassin Saleh porterà con sé ‘Guerra tra poveri’, cortometraggio prodotto con Rai Cinema, già presentato al festival del Cinema di Cannes. Protagonista, lo scontro tra italiani e stranieri (o presunti tali) nelle borgate. “In quei 15 minuti di pellicola trasmetto una preoccupazione che avevo allora come oggi” dice Saleh: “L’estrema destra cresce in tutto l’Occidente. La sera se posso resto a casa. E non è un problema solo dell’Italia: tanti miei amici in Svezia, Francia o in altri Paesi europei sono stati minacciati o picchiati. Queste cose in Africa non succedono: c’è più umanità”.

PIANO MATTEI. LOPES: IMPARARE DA CABRAL, FU PONTE ITALIA-AFRICA

Il Piano Mattei non ignori gli insegnamenti e le esperienze storiche, a partire da quella di Amilcar Cabral, “ponte tra Italia e Africa”: è l’appello di Filomeno Lopes, giornalista e autore originario della Guinea Bissau come il dirigente indipendentista, assassinato nel 1973. L’occasione della riflessione è stato il Secondo forum sulla libertà religiosa, ospitato a Palazzo Chigi. Secondo Lopes, Cabral negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso fu “il primo” a costruire un ponte tra l’Europa e l’Africa proprio a partire da Roma. Lopes fa poi riferimento al Piano Mattei, l’iniziativa del governo italiano: “Oggi se ne parla tanto; è bene che si torni però alla storia, rendendosi conto che c’è già qualcosa dalla quale partire per migliorare il futuro”.


MYANMAR. SERVONO SOLDATI, BLOCCATI PERMESSI DI LAVORO ALL’ESTERO

Stop ai permessi di lavoro all’estero per gli uomini in età di leva: a deciderlo la giunta militare al potere in Myanmar, alcune settimane dopo la pubblicazione di una ordinanza per gli arruolamenti. Il contesto è segnato dall’intensificarsi del conflitto tra l’esercito che risponde alle autorità di Naypyidaw e gruppi armati radicati in regioni non a maggioranza birmana o dove sono comunque presenti comunità minoritarie a livello nazionale. Il Myanmar conta tradizionalmente su comunità di emigrati che lavorano nei Paesi asiatici vicini.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it