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Tg Esteri, edizione del 20 settembre 2023

Si parla di Giornata della pace, Mgf e diritti in Iran

Pubblicato:20-09-2023 14:33
Ultimo aggiornamento:20-09-2023 14:33
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PACE. FONDAZIONE PERUGIA-ASSISI: STOP GUERRE, NESSUNO PUÒ VINCERE

“Continuare a fare la guerra è la scelta peggiore. Mentre crescono montagne di sofferenze e ingiustizie, la guerra è la cosa più stupida e irrazionale che possiamo continuare a fare perché è inconcludente, autodistruttiva e nessuno la può vincere”. Parole pronunciate da Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi. L’occasione è la Giornata internazionale della pace, che si celebra ogni anno il 21 settembre. A segnare la vigilia della ricorrenza è stata anche un’offensiva delle forze armate dell’Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh, regione contesa con l’Armenia nel cuore del Caucaso.

CUBA. IL G77 CON LULA E LA CINA: BASTA EMBARGO AMERICANO

Via l’embargo degli Stati Uniti nei confronti di Cuba: a chiederlo sono stati i capi di Stato e di governo del G77, un forum internazionale di Paesi del “Sud globale” al quale si è aggiunta la Cina. Il G77 ha tenuto il proprio vertice proprio all’Avana, la capitale cubana, alla vigilia dell’Assemblea generale dell’Onu. Le restrizioni imposte da Washington sono in vigore da oltre 60 anni. A contestarle sono stati sia il presidente cubano Miguel Diaz-Canel che Luiz Inacio Lula da Silva, il capo di Stato del Brasile. Quello di Lula è stato un appello a nome del “Sud globale”, rilanciato non solo all’Avana ma anche a New York, al Palazzo di vetro, in apertura dell’Assemblea generale dell’Onu.

SALUTE. RETE EURO-AFRICANA: CONTRO LE MGF COINVOLGERE GLI UOMINI

“Abbiamo deciso che quest’anno ci saremmo concentrate sul coinvolgimento degli uomini. Il motivo è che le mutilazioni genitali femminili (Mgf) sono una norma sociale e nessuna norma sociale può essere sradicata dalla comunità finché non sono coinvolti tutti i membri della comunità stessa”. A parlare è Cynthia Umurungi, attivista di origine ruandese. È “co-moderatrice” della “Community of Practice” per la lotta alle Mgf: una piattaforma che riunisce 600 animatori sociali di Africa ed Europa. Unire le forze, anche con realtà italiane come l’ong Aidos, è fondamentale: ancora oggi nel mondo le ragazze e le donne vittime di Mgf sono 200 milioni.


IRAN. L’ATTIVISTA: PROTESTE MAI FINITE NEL NOME DI MAHSA AMINI

Nel primo anniversario della morte di Mahsa Jina Amini, la 22enne curdo-iraniana uccisa mentre era in custodia della polizia morale, decine di proteste si sono tenute in Iran. Il governo di Teheran ha risposto con blocchi a internet e centinaia di arresti. In manette anche il padre della ragazza. Fereshteh Rezaifar, del collettivo Donna, vita, libertà di Roma, spiega che in questi 12 mesi la repressione contro i manifestanti è diventata sistemica. Le proteste però non si sono fermate e oltre a invocare più diritti alle donne hanno portato in piazza anche le rivendicazioni di operai, giovani e studenti, docenti e pensionati.

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