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Berlusconi, il rettore di Siena Montanari: “No bandiere a mezz’asta nella mia università”

Il deputato FDI Michelotti: "Uno sfregio alla memoria di uno statista, il rettore rispetti il lutto nazionale"

Pubblicato:13-06-2023 15:34
Ultimo aggiornamento:13-06-2023 15:36

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ROMA – Lutto nazionale per Berlusconi? Anche no. A prendere posizione è il rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari, che non esporrà bandiere a mezz’asta nel giorno dei funerali. “Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato” Berlusconi, “è oggi un dovere civile”, scrive su Facebook Montanari.

“Dalla P2 ai rapporti con la Mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura- incalza il rettore-. In questo, e in moltissimo altro, B è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione”. Dello stesso avviso è anche il virologo e senatore Pd Andrea Crisanti, che in una nota ha ricordato come “alcune sue azioni non hanno avuto alcun rispetto per lo Stato che rappresentava“.Non merita funerali di Stato né il lutto nazionale“, ha aggiunto.

MICHELOTTI (FDI): RETTORE MONTANARI RISPETTI IL LUTTO NAZIONALE

A tuonare contro la decisione di Montanari è il deputato di FDI Francesco Michelotti. “Il militante e libero cittadino Tomaso Montanari rispetto alla memoria storica e politica di Silvio Berlusconi può pensare e fare ciò che vuole, il Magnifico Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, ha l’obbligo di rispettare ed osservare il lutto nazionale e il cerimoniale che da esso deriva per il rispetto stesso dovuto alle Istituzioni che tutti noi siamo chiamati a servire“, scrive in una nota.
“Non esporre le bandiere a mezz’asta all’Università per stranieri di Siena è uno sfregio alla memoria di uno statista e di un uomo che ha ottenuto la fiducia ed il consenso di milioni di italiani in ripetute elezioni democratiche ed ha segnato così tanto la storia del Paese. Una memoria collettiva che, piaccia o meno, a Montanari non può essere cancellata e che merita il rispetto dovuto ad un grande leader della storia, richiamato anche ieri dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. È davvero sgradevole che ancora una volta alcuni esponenti della presunta ‘intellighenzia’ di sinistra, pensino con questi atteggiamenti irrispettosi, di affermare una ‘diversità’ ed una presunta ‘supremazia morale’ che è solo nei loro convincimenti.
Se davvero, come dice Montanari, è la sua sua coscienza e non la faziosità politica ad impedirgli di rispettare le Istituzioni e il lutto nazionale, si dimetta oggi stesso, altrimenti il suo gesto è solo propaganda politica indegna per chi ricopre un così alto ruolo”.


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