
Dalla nostra inviata Silvia Mari
ROMA – “Noi con sistemi di supervisione monitoriamo da remoto, evidenziamo criticità e possiamo intervenire in loco”. Il tenente colonnello Erman Panarese, in Italia Comandante di Battaglione dell’11° Reggimento Trasmissioni Civitavecchia, e per la missione Unifil Sector West comandante della Support Unit, spiega alla Dire quali e quanto tempestive siano le procedure di emergenza che si attivano in caso di malfunzionamento o anomalia con il sistema di telecomunicazioni. Sistema che ha un valore “strategico, tattico e operativo“, sottolinea, ed è quel che garantisce al Comandante della missione, generale Massimiliano Stecca, “di esercitare il comando e il controllo” come è nelle sue funzioni, precisa Panarese.
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CINQUE REQUISITI DEL SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONI
Il sistema, raffigurato in una rete sempre presente sui monitor dell’unità, garantisce il passaggio delle informazioni nella base, fuori sul campo e verso l’Italia, ha un valore strategico e una necessità di sicurezza: “Senza telecomunicazioni si può essere leader, ma non un comandante“, chiosa l’ufficiale. Un sistema di telecomunicazioni come quello in Unifil “deve garantire almeno cinque requisiti- chiarisce il comandante- essere capace, tempestivo, autonomo, pronto e infine sicuro”.
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