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Tg Esteri, edizione dell’8 novembre 2023

Si parla di Mozambico, mamme in Congo, Siria e Ucraina

Pubblicato:08-11-2023 12:37
Ultimo aggiornamento:08-11-2023 12:37
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MOZAMBICO. ATTIVISTI DI CABO DELGADO: IL GAS ACCENDE LA CRISI

Militarizzazione e corruzione, a caro prezzo, con oltre 800mila persone costrette a lasciare le loro case da un conflitto armato: fenomeni interconnessi nel nord del Mozambico eldorado del gas naturale, secondo Daniel Ribeiro, attivista dell’ong locale Justica Ambiental. Con l’agenzia Dire Ribeiro parla di Cabo Delgado, la regione epicentro del conflitto, ricca di giacimenti di idrocarburi sui quali stanno investendo multinazionali europee e americane: “Mi sono reso conto- dice- che in un Paese con leader e governo corrotti una nuova e improvvisa disponibilità di risorse può avere l’effetto di moltiplicare pratiche sbagliate”.

R.D. CONGO. GOVERNO CON LE DONNE PER RIDURRE MORTALITÀ MATERNA

“Da oggi le donne non dovranno più temere di restare incinte: la sanità diventa gratis”. Così il governo della Repubblica democratica del Congo presenta il piano con cui, entro la fine dell’anno, garantirà assistenza sanitaria gratuita per le donne in gravidanza e fino ai primi 28 giorni di vita del neonato. Si parte da 13 province su 26 e un fondo di circa 40 milioni di euro. Il paese registra tra i più alti tassi di mortalità materno-infantile anche a causa del fatto che il 60% della popolazione vive con meno di 2 euro al giorno. Ciò rende impossibile per molte donne pagare analisi ed esami ecografici, o persino il parto o i farmici per il nascituro.

SIRIA. L’ESCALATION NEL NORD-OVEST ALIMENTA DISPERSIONE SCOLASTICA

“Da un mese il nord-ovest della Siria subisce i bombardamenti dall’aviazione russa e gli attacchi della fanteria siriana. Sempre più famiglie tolgono i figli da scuola per l’insicurezza, gli sfollamenti o perché sono costretti a farli lavorare. La comunità internazionale fermi questa guerra che continua da quasi 13 anni”. Abdulkafi Alhamdo è program manager della scuola Ma’an della onlus Still I Rise. Alla dire riferisce che il riaccendersi degli attacchi nel governatorato nord-occidentale di Idlib fa soffrire anche gli 80 studenti. Still I Rise, oltre a garantire una istruzione di qualità, fornisce pasti regolari e kit igienici per prevenire le malattie causate da freddo, scarsa alimentazione e collasso del sistema igienico-sanitario.


UCRAINA. MARMORALE (MEDITERRANEA): A LEOPOLI NON TUTTI GLI SFOLLATI CE LA FANNO

Si è conclusa a Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina, la 12esima missione di Mediterranea saving humans, per portare farmaci e aiuti. Ne parla con la Dire la capomissione Laura Marmorale: “Abbiamo riscontrato ancora forte disagio tra gli sfollati interni. A soffrire di più è quella parte di popolazione che già prima della guerra viveva una condizione di povertà e fragilità, e che ora vede questi problemi aumentare. I più attrezzati e autosufficienti economicamente si stanno ricostruendo una vita, ma lo stesso non avviene ai più vulnerabili, che scontano anche carenza di fondi da parte del governo. La popolazione è anche molto stanca per una guerra che non sembra avere fine”.

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