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Ciriani (FdI): “Le sanzioni alla Russia funzionano, ora misure Ue”

L'intervista al presidente dei senatori di Fratelli d'Italia

Pubblicato:07-09-2022 13:41
Ultimo aggiornamento:07-09-2022 13:41

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ROMA – “La Russia sta cercando di intimidire l’Italia e l’intera Europa. Noi non aderimmo alle sanzioni a cuor leggero, tuttavia credo che le sanzioni stiano funzionando, altrimenti Putin non ne chiederebbe continuamente la cancellazione minacciando ritorsioni”. Lo spiega Luca Ciriani, presidente dei senatori FdI, intervistato dall’agenzia DIRE. “La Russia – ricorda – ha però il vantaggio di poter scaricare gli effetti sociali su un popolo che non può protestare ma l’Europa deve restare unita e dare risposte. Qui in Senato possiamo discutere del decreto Aiuti ma le vere risposte devono arrivare dall’Europa col tetto massimo al prezzo del gas, poi con un Fondo di solidarietà come avvenuto per la pandemia”.

Lo scostamento di bilancio? “È l’extrema ratio”, secondo Ciriani che proprio in queste ore spera “in un’interlocuzione col governo. Riteniamo ci siano risorse da mettere in campo urgentemente, il governo ha le evidenze dei conti pubblici e ci aspettiamo risposte in questa direzione. È vero che l’esecutivo è dimissionario ma è comunque in campo, lui è l’interlocutore del Parlamento e non può sfilarsi. Per noi – conclude – è importante rivedere la legge sugli extraprofitti, che non ha funzionato”. 

CIRIANI (FDI): “DEMOCRAZIA A RISCHIO? SPAURACCHIO SINISTRA

“Trattengo a stento il sorriso” di fronte alle accuse della sinistra sui rischi che correrà la democrazia in caso di vittoria del centrodestra, “penso non ci creda nemmeno la sinistra quando lo dice” sottolinea Ciriani. “In questa campagna elettorale – spiega – c’è stata una penosa mancanza di argomenti della sinistra. Modificare la Costituzione? È uno spauracchio. Tutti diciamo che la Costituzione appartiene a tutti e voglio rassicurare: anche nel caso in cui il centrodestra vincesse col 70%, le riforme saranno condivise con l’opposizione. La Fondazione Einaudi ha lanciato la proposta di una Bicamerale, è un’idea in campo. Non imporremo riforme non condivise, vogliamo rafforzare il potere decisionale dei cittadini perché non possiamo avere governi che durano 8-12 mesi. La nostra è un’impostazione presidenzialista ma ne discuteremo con tutti. La sinistra intanto tiri fuori argomenti più interessanti”.


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