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‘Mozzarella europea’ dalla Cina su sfondo di Venezia, e Fratelli d’Italia chiama il ministero

Segnalazione al ministero dell'Agricoltura per possibile contraffazione. Fdi: quella mozzarella un affronto a eccellenze italiane

Pubblicato:04-05-2023 15:09
Ultimo aggiornamento:04-05-2023 15:09
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Confezione di 'Mozzarella europea' dalla Cina
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VENEZIA – Il consigliere regionale veneto di Fdi, Tommaso Razzolini annuncia oggi di aver spedito al ministero dell’Agricoltura, per le sue competenze sulla contraffazione dei prodotti agroalimentari, “una segnalazione sul caso di un sospetto post online di una fantomatica mozzarella prodotta da un’azienda di matrice cinese che ritrarrebbe alcuni luoghi simbolo del Veneto e della città di Venezia, quali il Canal Grande e il ponte di Rialto”.

DITO PUNTATO SU UNO “STRANO SPOT ONLINE”: “MA CHE C’ENTRA L’EUROPEAN MOZZARELLA CHEESE CON I MONUMENTI DI VENEZIA?”

Sembra a “tutti gli effetti l’ennesimo caso di contraffazione ai danni delle eccellenze agroalimentari italiane, oltre che di sfruttamento dell’immagine di Venezia e del nostro Veneto“, dice Razzolini riferendosi a uno “strano post” online “che ritrae tale ‘European Mozzarella Cheese’. A causa dell’elevata condivisione della foto risulta difficile riconoscere chi per primo ha postato l’immagine, ma una cosa risulta evidente: si tratta di una fantomatica mozzarella che di mozzarella non ha nulla e inoltre molti dei monumenti raffigurati in primo piano sono veneti”. Ovvero, Canal Grande, una gondola e il Ponte di Rialto, oltre alla Torre di Pisa. “Monumenti riconoscibili da chiunque, usati per vendere una mozzarella alquanto discutibile. La fantomatica ‘mozzarella europea’ è formata da più sottilette che sarebbero state prodotte, stando alla confezione, in Austria da un’azienda con sede in Cina”, segnala Razzolini che diffonde anche una immagine di questa confezione di ‘Mozzarella europea’.

FDI: AFFRONTO A ECCELLENZE ITALIANE, OGGI CONTRO LATTIERO CASEARIO, E LA PROSSIMA VOLTA A CHI TOCCA?

“Accostare i simboli del Veneto a prodotti di dubbia provenienza è un fatto grave, inaccettabile, che si aggiunge all’ennesimo affronto alle eccellenze agroalimentari italiane. A farne le spesa questa volta è il lattiero caseario, ma chi sarà il prossimo? E’ tempo di dire basta. L’impegno nelle sedi opportune sarà massimo”, esorta l’esponente di Fratelli d’Italia.


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