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A Scampia scoperta fabbrica abusiva di esplosivi tra le case: poteva saltare in aria il palazzo

I Carabinieri hanno scoperto questo garage durante un servizio di controllo del territorio: lo hanno subito piantonato e poi sono intervenuti il giorno successivo

Pubblicato:05-10-2023 10:43
Ultimo aggiornamento:05-10-2023 10:43
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fuochi d'artificio fabbrica scampia
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NAPOLI – Una vera e propria fabbrica abusiva di esplosivi è stata scoperta dai carabinieri a Scampia e precisamente in un box situato tra il parco Fiorito e il Lotto K, una zona densamente abitata del quartiere. Tra le altre cose sono stati rinvenuti “polvere da sparo, ordigni artigianali e materie prime per il loro confezionamento. 75 chili di perclorato di potassio, una base per la creazione del pirodal, miscela di polveri esplosive ad alto potenziale. Un barile di polvere pirica di altra natura, 22 rotoli di miccia, 6 scatole di ordigni ‘cobra 10’. Quanto basta per far saltare in aria una palazzina“, spiega una nota dei Carabinieri.

La fabbrica abusiva è stata scoperta durante un servizio di controllo del territorio. I militari, a bordo di una gazzella, hanno notato due uomini fermi dinanzi ad un box in via Impastato. Insospettiti dai movimenti dei due la decisione dei carabinieri di intervenire. “Nel locale – ancora la nota dell’Arma – una vera e propria ‘Santa Barbara’ dell’esplosivo. Tantissimo il materiale per il confezionamento artigianale di fuochi d’artificio e davvero ingente la quantità di polvere da sparo custodita in barili di latta e sacchi messi a terra e nei ripiani degli scaffali. Una bomba ad orologeria dalla notevole pericolosità. Gli artificieri dell’Arma sono intervenuti sul posto ma si è dovuto attendere ed agire nelle prime luci dell’alba visto le difficoltà ambientali e la pericolosità dell’esplosivo”. Agire nel buio, sottolineano i militari, “sarebbe stato troppo pericoloso”. Il box è stato, quindi, piantonato per tutta la notte ed è stato posto sotto sequestro.

I due uomini, Raffaele Scuotto e Vincenzo Esposito, rispettivamente di 60 e 58 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale e dovranno rispondere di detenzione illegale di esplosivi. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri volte ad accertare la destinazione ma soprattutto “la provenienza di così tanto esplosivo”.


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