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Un’app per scoprire i siti culturali di Aosta con realtà virtuale

Anche gioco ispirato a esploratore Brockedon e visori per Area Megalitica

Pubblicato:03-12-2023 11:23
Ultimo aggiornamento:03-12-2023 11:23
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Aosta, 3 dic. – Un’App gratuita per giocare con i monumenti e i siti della città di Aosta e scoprirli con gli occhi della realtà virtuale. Si chiama “Aosta digitale” ed è stata realizzata dal raggruppamento temporaneo di imprese di cui fanno parte la Geocart Spa e la Effenove Srls, con il supporto tecnico della Digital Lighthouse Srl, tutte con sede a Potenza. L’iniziativa rientra nel progetto “Aosta digitale, l’innovazione per la storia”, promosso dalla struttura Ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico dell’assessorato regionale allo Sviluppo economico e dalla struttura Patrimonio archeologico e restauro beni monumentali dell’assessorato regionale ai Beni e alle Attività culturali. L’app in quattro lingue, scaricabile gratuitamente sia da Google Play che dall’App Store, è stata presentata questa mattina durante una conferenza stampa all’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans alla presenza di alcune classi delle Istituzioni scolastiche Eugenia Martinet e Innocent Manzetti di Aosta che hanno potuto sperimentarla in diretta.
“Il progetto ha previsto l’integrazione di quattro principali soluzioni digitali che servono a valorizzare il vostro patrimonio”, spiega Raffaele Santangelo, responsabile del raggruppamento temporaneo d’imprese che ha sviluppato l’applicativo.
L’applicazione si compone infatti di una mappa interattiva e georeferenziata su cui sono indicati 26 luoghi di interesse che possono essere visitati scegliendo degli itinerari tematici già prestabiliti oppure personalizzati. Quando il visitatore si trova in prossimità di uno dei punti di interesse, l’App li segnala con un suono e rimanda ai contenuti relativi al singolo monumento. Inoltre, alcuni siti come il Teatro romano, il Criptoportico forense e la Basilica di San Lorenzo, potranno essere visitati dal proprio cellulare grazie alla realtà aumentata, attraverso delle rappresentazioni 3D che permettono di vedere come questi monumenti apparivano nel passato. A ciò si aggiunge l’aspetto ludico che permette di scoprire i vari punti di interesse con un videogame ispirato alla storia del viaggiatore inglese William Brockedon che, tra il 1821 e il 1839, ha soggiornato in Italia e in Valle d’Aosta.
“L’esploratore è realmente esistito- prosegue Santangelo- ma, nel nostro racconto fantasioso, Brockedon smarrisce il taccuino su cui registrava le informazioni relative al proprio passaggio e chiede al visitatore di ritrovare le pagine del proprio taccuino leggendo la storia e la descrizione dei siti e risolvendo degli enigmi e dei mini giochi”.
Oltre all’App, il progetto “Aosta Digitale, l’innovazione per la storia” ha permesso di mettere a punto anche una nuova formula di visita dell’area megalitica attraverso dei visori immersivi che riportano il visitatore indietro nel tempo, al 4.000 avanti Cristo. “Riproponiamo in una realtà immersiva delle scene di aratura come esperienza rituale, una presentazione dei pali lignei e delle stele e il rito della sepoltura”, conclude l’ingegnere.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Luigi Bertschy, sottolinea l’importanza di “immaginare uno sviluppo della nostra comunità che appartiene ai giovani e che deve saper mettere insieme la ricerca e l’innovazione e il patrimonio, in questo caso il patrimonio culturale”.
Per l’assessore regionale ai Beni e alle Attività culturali, Jean-Pierre Guichardaz, “siamo qui per dimostrare che con la cultura si mangia. Noi siamo qui in Valle d’Aosta con un App che è servita ad alimentare un’economia, quella degli sviluppatori che fanno questo di mestiere, e che racconta ai turisti e a chi vuole scoprire i nostri siti la bellezza della città”.

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