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Ecosistemi montani Vda nel 2050, Caveri: “Capire come adattarsi ai cambiamenti”

"Esiste rischio un po' terroristico che porta a comportamenti rinunciatari"

Pubblicato:17-12-2023 11:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2023 11:21
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(DIRE – Notiziario Turismo e Sport) Aosta, 17 dic. – Oltre all’evoluzione tecnologica, di cui l’intelligenza artificiale sarà “l’aspetto più sconvolgente”, ai giovani di oggi “toccherà anche il cambiamento geografico e fisico della Valle d’Aosta in cui viviamo oggi e esiste un rischio un po’ terroristico – quello secondo cui ci saranno dei cambiamenti terribili – che porta ad avere dei comportamenti rinunciatari. Il ragionamento è capire come ci si può adattare”. Lo dice l’assessore regionale agli Affari europei e alle Politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, parlando al pubblico degli studenti, durante il convegno ‘Ecosistemi montani nel 2050’, che si è tenuto questa mattina al Forte di Bard, in occasione della Giornata internazionale della montagna. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di provare ad immaginare la Valle d’Aosta del 2050 dal punto di vista dell’agricoltura e della viticoltura, del turismo, dell’economia, dei parchi e delle aree protette e dell’alpinismo.

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