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Tg Esteri, edizione dell’1 novembre

In questa edizione si parla di guerra in Medio Oriente, della nuova università in Ciad; di graphic novel e di una via della capitale del Senegal che cambia nome

Pubblicato:01-11-2023 12:26
Ultimo aggiornamento:01-11-2023 12:26
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MO. COMITATO PROTEZIONE GIORNALISTI: ALMENO 29 REPORTER UCCISI

Sono almeno 29, 24 palestinesi, quattro israeliani e un libanese, i reporter uccisi nella nuova fiammata
del conflitto in Medio Oriente divampata il 7 ottobre: lo ha riferito il Comitato per la protezione dei giornalisti, organizzazione internazionale di tutela dei cronisti. I dati sono aggiornati a lunedì 30 ottobre. Quel giorno l’ultima cronista assassinata in ordine di tempo era Duaa Sharaf, palestinese, al lavoro per l’emittente Radio Al-Aqsa. La scorsa settimana, l’esercito di Israele ha comunicato alle agenzie di stampa Reuters e France Presse di non poter garantire la sicurezza dei cronisti al lavoro nella Striscia di Gaza.

CIAD. UN’UNIVERSITÀ A MOUNDOU PER COSTRUIRE LAVORO E FUTURO

Una nuova università con corsi in pedagogia e in veterinaria, sinonimo di futuro e lavoro in Ciad, un Paese che resta svantaggiato ma che ha le risorse naturali e umane per creare opportunità. Al progetto, insieme con la Chiesa locale, stanno lavorando i missionari comboniani. Ce ne parla padre Marco Vailati, responsabile della congregazione nella capitale N’Djamena: “Uno dei pilastri della nostra opera è senz’altro l’educazione, con la primaria, il collegio, le medie, il liceo, le scuole professionali e l’università. Su questo punto non solo i comboniani ma anche la Chiesa cattolica del Paese e dell’Africa centrale vogliono investire sempre di più”. L’ateneo sta sorgendo dallo scorso anno a Moundou, la città più grande del sud del Ciad.

CULTURA. PREMIATA LA GRAPHIC NOVEL ‘PICCOLA ITALIA IN CILE’

‘Una piccola Italia in Cile’ di Arianna Pucello, ventiseienne nata a Colleferro, in provincia di Roma, si è aggiudicata il primo premio di un concorso per graphic novel sul tema ‘Emigrazione e mobilità umana’. A promuovere l’iniziativa il Festival della diplomazia. ‘Una piccola Italia in Cile’ è raccontato attraverso due linee temporali: una ambientata ai nostri giorni e una nel 1904, quando gli emiliani emigrarono in Cile. Il protagonista è Arturo, un ragazzo di 21 anni, che un giorno riceve un invito dal fratello, innamorato di una donna cilena.


SENEGAL. L’AVENUE CAMBIA NOME: SARÀ PRESIDENZIALE, NON COLONIALE

Abbasso il governatore francese, evviva il presidente senegalese, “statista illustre” che ora si fa da parte: questa in sintesi la scelta del Comune di Dakar, che ha rinominato un viale della capitale in favore del capo di Stato in carica Macky Sall. Il presidente, al potere dal 2012 e rieletto nel 2019, lascerà la guida del Paese a febbraio, quando si terranno nuove consultazioni. Come ricorda l’Agence de presse senegalaise (Aps), il viale era dedicato a Louis Leon Cesar Faidherbe, governatore coloniale del Senegal ricordato a Parigi per il ruolo avuto nella guerra contro la Prussia del 1870-1871.

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