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Marche approvano Fse ma il Pd abbandona l’Aula: “E’ discriminatorio”

Bocciato ordine del giorno delle minoranze che chiedeva di stanziare finanziamenti per progetti di inclusione a favore di migranti e rom

Pubblicato:08-11-2022 19:39
Ultimo aggiornamento:08-11-2022 19:40
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ANCONA – Il centrodestra marchigiano approva il programma del Fse 2021-2027 ma il Pd lascia l’Aula perché lo considera “discriminatorio” e “senza visione”. Ammontano a 296 milioni le risorse del Fondo sociale europeo a disposizione delle Marche a cui si aggiungono 50 milioni di euro di risorse statali da utilizzare nei prossimi sette anni per occupazione, istruzione-formazione, inclusione sociale e giovani. “Crediamo fermamente che con le misure previste dalla nuova programmazione dei fondi europei- spiega il relatore di maggioranza Andrea Putzu (Fdi)- le Marche riusciranno ad uscire presto e bene dalle Regioni in transizione”. Al momento del voto però è scoppiata la bagarre con i consiglieri dem che hanno abbandonato l’Aula dopo che è stato respinto un ordine del giorno, sottoscritto anche da Rinasci Marche e M5S, con cui chiedevano alla giunta di stanziare risorse del proprio bilancio per interventi mono-target destinati all’inclusione e all’integrazione di migranti e rom.

PER I DEM IL CENTRODESTRA COLPISCE I PIU’ DEBOLI

La giunta ha deciso di tagliare tutti i finanziamenti mono-target dell’Fse per migranti e rom– attaccano i consiglieri Pd- Utilizzando una giustificazione speciosa la giunta Acquaroli afferma che ‘la bassa incidenza della popolazione straniera sul totale dei residenti, circa l’8%, ha suggerito la scelta di non attivare gli obiettivi specifici che rendono ammissibili al finanziamento quel tipo di interventi’. Praticamente ci dicono che quell’8% di esseri umani non è ritenuto degno di essere beneficiario di risorse europee che mirano a garantire inclusione sociale, istruzione, formazione e lavoro”. Una decisione inaccettabile per il Pd marchigiano. “Con l’approvazione di questo atto- sostengono- il centrodestra non ha perso occasione, ancora una volta, di mostrare la sua innata propensione verso una politica di discriminazione che mira a colpire i più deboli. La solita ricetta della destra, che anziché promuovere integrazione preferisce fomentare la divisione tra chi può e non può essere aiutato”. Il provvedimento è stato approvato con il voto favorevole della maggioranza e tre astenuti tra cui gli stessi Rinasci Marche e M5S.


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