ROMA – Non si placano le polemiche in merito alla cosiddetta norma anti-rave party elaborata dal Governo durante il Consiglio dei ministri dello scorso 31 ottobre. Ieri la premier Giorgia Meloni è intervenuta sui social per provare a gettare acqua sul fuoco e ribadire che il decreto non verrà applicato per manifestazioni di lavoratori o occupazioni studentesche. “Non negheremo a nessuno di esprimere il dissenso“. Intanto, è di oggi la notizia dell’arresto di uno dei partecipanti al rave di Modena.
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Allo stesso tempo, la presidente del Consiglio si è detta “fiera” della nuova norma che modifica l’articolo 434-bis del Codice penale. Nella formulazione iniziale, è prevista la reclusione fino a sei anni per gli organizzatori di raduni illegali. Ma anche i partecipanti rischiano il carcere.
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Come annunciato dal viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, è probabile che il testo cambi durante l’iter parlamentare che inizia oggi al Senato. E proprio sull’ipotesi di modifiche interviene il segretario del Pd, Enrico Letta, che su Twitter scrive: “Meloni si dice fiera di quel che han fatto in Cdm. E che hanno già deciso di modificare“. Poi la richiesta del leader dem al Governo: “Un passo in più, con fierezza, ritirate l’articolo 434-bis”.
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