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Governo, Ciriani (Fdi): “Da Draghi sempre mediazioni al ribasso per paura dei partiti”

Il presidente dei senatori di Fdi critica l'esecutivo e ricorda una frase del presidente del Consiglio: "Aveva detto che questa era l'epoca in cui si sarebbero distribuiti i soldi invece di chiederli ai cittadini"

Pubblicato:24-05-2022 12:01
Ultimo aggiornamento:24-05-2022 14:09

Ciriani
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ROMA – “Il governo non sa gestire le contraddizioni al suo interno e così è arrivato al record di fiducie. Da Draghi sempre mediazioni al ribasso per accontentare i partiti, non è questo il bene dell’Italia”. Luca Ciriani, presidente dei senatori di Fdi, nel corso di una video intervista con la Dire, critica l’esecutivo e ricorda una frase del presidente del Consiglio: “Aveva detto che questa era l’epoca in cui si sarebbero distribuiti i soldi invece di chiederli ai cittadini. Abbiamo letto le raccomandazioni della Commissione europea che già abbiamo sentito in altre occasioni”, sottolinea. “Sono raccomandazioni, non certo vincoli a un parlamento sovrano che deve decidere autonomamente. Ma mi sorprende e mi fa paura quello che si percepisce: che bisogna diminuire le tasse sul lavoro aumentando le imposte sulla casa“. Secondo Ciriani “la riforma del catasto serve a finanziare un taglio delle tasse sul lavoro con il risultato che in Italia avremo una patrimoniale sulla casa, per noi inaccettabile, e nessun taglio sul costo del lavoro. Un film che abbiamo già visto”.


Quanto al ddl Concorrenza bloccato al Senato, “il problema dei balneari è un po’ il simbolo delle priorità di questo governo schizofrenico e con dentro tutti”, prosegue. “Il governo vuole mettere a repentaglio e cancellare 30 mila aziende italiane, in un settore strategico come quello del turismo, per far spazio alle multinazionali che sono le uniche in grado di subentrare. Tutto ciò mentre si difendono gli oligopoli e le grandi concentrazioni e non si mettono a gara le concessioni autostradali né quelle idroelettriche”.
Ciriani prevede che l’esecutivo vada avanti “ma non in maniera spedita. Siamo arrivati a 51 fiducie, un record assoluto perché il governo non è in grado di gestire le contraddizioni al suo interno, che sono destinate ad aumentare via via che si avvicinano le elezioni con i partiti che vogliono mettere le loro bandierine. Draghi chiede la fiducia e cerca mediazioni sempre al ribasso, a me sfugge come il governo possa fare il bene del Paese in questo modo, a partire dal Pnrr. Governare così- conclude- non è una prova di forza ma di debolezza”.

CIRIANI: NON ESISTE DIPLOMAZIA DISARMATA, NOI STIAMO CON GLI USA

“Noi ribadiamo la nostra collocazione atlantica che non è una novità, ma patrimonio storico della destra italiana da sempre. Siamo al fianco del governo italiano e dei Paesi alleati della Nato e al fianco dell’Ucraina che è uno stato aggredito“. Secondo il capogruppo al Senato del partito di Giorgia Meloni “non esiste una diplomazia disarmata, la pace disarmata significa resa incondizionata”. Perciò “dobbiamo cercare una soluzione di compromesso, ma questo avverrà quando la Russia capirà di avere davanti degli avversari determinati e che le converrà finire la guerra“, sottolinea Ciriani. Il centrodestra diviso tra Stati Uniti e Orban? “Ci sono delle sensibilità diverse, ma il campo è lo stesso, quello delle libertà”. Fratelli d’Italia “ha fatto una scelta, la politica estera è qualificante per un Paese”. Berlusconi e il legame con Putin? “Ha fatto delle dichiarazioni discutibili e poi si è corretto”.


CIRIANI: NO AD ACCORDI CON PD-M5S, SIAMO ALTERNATIVI

“Non abbiamo un piano B e non siamo interessati a governicchiare con il centrosinistra, o a entrare in un governo con Pd e 5 stelle, perchè il nostro ruolo sarebbe inutile se non addirittura dannoso”, afferma il presidente dei senatori di Fdi. “Siamo interessati a una coalizione decisa prima delle elezioni che si candidi in alternativa al centrosinistra“, spiega. “E’ un peccato vedere in alcune città il centrodestra non unito, quello che è avvenuto a Verona e in altri comuni non deve ripetersi. Noi invochiamo e difendiamo l’unità del centrodestra da sempre, pensiamo possa essere vincente ed alternativo alla sinistra ad ogni livello”. Teme un disegno per tenere Fratelli d’Italia all’opposizione? “Se qualcuno ha questo progetto rimarrà deluso perché chi crea i sistemi elettorali e le alleanze pensando di trarne un profitto rimane vittima dei propri giochini, è sempre avvenuto così, c’è una specie di eterogenesi dei fini per chi pensa di essere più furbo del popolo italiano”.

Quanto all’ipotesi di fusione tra Lega e Forza Italia, Ciriani risponde: “Se vogliono fare un unico partito è una scelta che appartiene a loro, io posso fare loro soltanto un in bocca al lupo”. Cosa succederà se Fdi risultasse alle prossime politiche il primo partito? “Non posso rubare il mestiere al presidente della Repubblica- precisa- dico solo, in linea di principio, che non si può mettere all’angolo il primo partito, sarebbe normale immaginare che l’incarico di formare un governo spettasse alla prima forza politica del Paese, a maggior ragione se fosse espressione di una alleanza politica che si è presentata al giudizio degli italiani”.

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