ROMA – “Al ministro degli Esteri Antonio Tajani chiediamo un intervento concreto dal momento che l’Italia, che quest’anno guida il G7, è nota per le sue azioni in ambito umanitario”: così all’agenzia Dire Oles Horodetskyy, presidente dell’Associazione cristiana degli ucraini, sulla necessità di uno scambio di prigionieri.
L’occasione è un sit-in organizzato di fronte alla Farnesina per commemorare il secondo anniversario della presa della città di Mariupol, in riva al mare d’Azov, da parte delle forze armate russe. Durante l’iniziativa, Horodetskyy ha consegnato una lettera-aperta indirizzata a Tajani. “Rilanciamo l’appello di Papa Francesco in occasione dell’omelia Urbi et orbi di Pasqua in favore di uno scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia” sottolinea il presidente. “Oggi le nostre comunità hanno chiesto un intervento di tutti i governi dei Paesi dove risiedono, dunque non solo in Italia”. A Mariupol si è combattuto tra il 24 febbraio e il 20 maggio 2022. La città resta da allora sotto controllo russo, come altre regioni e centri dell’Ucraina orientale.
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