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Diana (Unfpa): “Ormai irraggiungibili 38 comunità nell’est dell’Ucraina”

Pubblicato:17-04-2024 15:17
Ultimo aggiornamento:17-04-2024 15:17

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ROMA – “Non siamo più in grado di raggiungere 38 comunità dell’est” rivela Massimo Diana, rappresentante in Ucraina del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa). La sua testimonianza si concentra sull’area di Kharkiv ma anche su quella di Mykolaiv, nel sud, in riva al mar Nero.
L’occasione dell’intervista con l’agenzia Dire è un incontro al Senato della Repubblica, per la presentazione del rapporto 2024 di Unfpa sullo stato della popolazione del mondo. Le domande riguardano però anche l’Ucraina, dove Diana era solo pochi giorni fa e dove tornerà a breve.

“IN CERCA DI LUOGHI PIU’ SICURI”

“Siamo decisamente preoccupati” sottolinea il dirigente, una vita in teatri di conflitto, dalla ex Jugoslavia al Sudan: “Abbiamo visto una recrudescenza delle attività di conflitto sulla linea del fronte orientale e del sud”. Secondo Diana, “da ottobre a oggi l’Ucraina ha perso il controllo di 500 chilometri quadrati di terreno, oltre cento da gennaio”. I timori riguardano anzitutto la popolazione civile, ostaggio del conflitto con la Russia, che si è inasprito e diffuso dal 2022. “Come sistema umanitario all’interno del Paese non siamo più in grado di raggiungere 38 comunità nell’est” ribadisce Diana. “I punti di pressione sono aumentati e così pure gli sfollati e i movimenti delle persone in cerca di luoghi più sicuri“.

Secondo il dirigente, “a crescere sono state allo stesso modo le attività missilistiche di attacco, con un impatto sulla sicurezza energetica”. Diana conclude: “Siamo ad aprile, dunque alla fine dell’inverno; insieme con il governo, che sosteniamo sul piano umanitario, siamo però già preoccupati per il prossimo che arriverà”.


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